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VAIRANO PATENORA – Caso Di Nocera, Moreno contro il “sindaco/cugino”

VAIRANO PATENORA – Il caso del dirigente Gaetano Di Nocera continua ad alimentare la polemica in paese. L’amministrazione comunale guidata da Bartolomeo Cantelmo si è schierata in difesa del proprio dirigente. Un’azione che ha scatenato la reazione, indignata, dell’avvocato Raffaele Moreno, protagonista della vicenda che ha sancito la decisione del Tar dal quale nasce la polemica.

Il documento:
Lo sconcerto e lo stupore per gli atti compiuti ed i comportamenti posti in essere da questa amministrazione sono talmente tanti da non destare più alcuna meraviglia ma solo tanta tantissima indignazione.
Per loro la legge è un dettaglio che si può applicare o meno a totale discrezione e le loro stesse direttive possono essere contraddette da essi stessi senza nessun pudore e vergogna di essere smentiti o svergognati.
C’è in questo comune, di poco più di seimila abitanti, un dirigente (e questa è la prima anomalia perché per le dimensioni dell’Ente la dirigenza non dovrebbe proprio esserci e, difatti, in organico non è prevista) investito delle relative funzioni malgrado non avesse mai superato un concorso pubblico in tal senso (e questa è la seconda anomalia), secondo quanto prescritto da sempre dalla Corte costituzionale e da ultimo con la sentenza n. 37/2015.
Questo dipendente comunale – responsabile dell’ufficio legale – è stato investito delle funzioni dirigenziali con determina sindacale, ossia con un atto monocratico del Sindaco che, per di più, è un suo stretto congiunto avendo sposato una cugina prima (e questa è la terza anomalia).
A seguito dell’affidamento di dette funzioni lo stesso Sindaco/cugino ha scritto nella propria determina: In ragione di ciò l’avv. Gaetano Di Nocera, per tutta la durata dell’affidamento predetto, non può assumere incarichi di difesa e assistenza dell’Ente in quanto titolare di responsabilità di settori amministrativi …” firmato Bartolomeo Cantelmo.
Dunque, a seguito di tutte le anomalie suddette già non avrebbe potuto fare  il dirigente, ma malgrado i divieti lo ha fatto ugualmente e questo ruolo apicale nell’amministrazione gli impediva di fare anche l’avvocato per disposizione della legge professionale forense e per direttiva dello stesso superiore gerarchico, ossia del Sindaco/cugino, perché la dirigenza faceva venir meno la necessaria autonomia che richiede l’esercizio della professione legale.
Ma c’è un altro impedimento che impediva al Di Nocera di assumere la difesa dell’Ente, essendo pendente un contenzioso di lavoro tra il Di Nocera ed il Comune di Vairano Patenora. Di Nocera è in lite con il suo datore di lavoro, il Comune, e, quindi, non ne può assumere contemporaneamente la difesa in giudizio.
Malgrado ciò, l’avv. Di Nocera il 15 giugno 2016 si è presentato in udienza con l’avallo  del Sindaco/cugino (per ammissione stessa di quest’ultimo) abbandonando il posto di lavoro per difendere in giudizio innanzi al TAR il Comune di Vairano Patenora.
In quella sede ho sollevato l’eccezione di incompatibilità dicendo che il Di Nocera non aveva titolo (era carente dello ius postulandi), esibendo a sostegno della mia tesi la delibera di G.C.  n. 88 del 7/6/2016 che chiarisce molto bene il tutto; il Di Nocera si è difeso dicendo che l’incarico era precedente all’assunzione delle funzioni dirigenziali; ho replicato che ciò non rilevava perché lui non solo non poteva assumere nuovi incarichi ma doveva anche rinunciare a quelli precedenti; il Collegio si è riservato sulla mia eccezione di incompatibilità.
Dopo circa un mese il TAR ha depositato un’ordinanza di sei pagine con la quale ha accolto la mia eccezione di incompatibilità affermando che al Di Nocera era impedita ogni attività difensiva stabilendo il totale venir meno dello ius postulandi con conseguente NULLITÀ di quanto successivamente posto in essere nel presente giudizio dall’Avv. Di Nocera.
Adesso l’amministrazione fa un comunicato con il quale si spreca in una inutile quanto insensata difesa d’ufficio del proprio dipendente con una gravissima affermazione che è anche una confessione di correità e, cioèche il Di Nocera ha sempre presenziato alle udienze in nome e per conto dell’Ente, anche il 15 giugno 2016 senza percepire alcun salario aggiuntivo, se non il rimborso di un quinto della benzina spesa con la propria autovettura. Se i Giudici del TAR hanno ritenuto di interrompere un processo, arrecando un danno all’Ente (?!?) che sarà costretto a nominare un avvocato di Libero foro con relative spese …”
E, quindi, tutta una serie di elogi all’avvocato dell’Ente che dà la vita per questo Comune rinunciando ad oltre 100 giornate di ferie, lavorando il sabato, la domenica, Natale e Ferragosto, che da sempre è disponibile con tutti i cittadini lavorando tutti i giorni …
Un primo interrogativo che mi sorge spontaneo, alla luce di questo comunicato, è il seguente ma l’avv. Di Nocera che tanto ama il suo paese e l’Ente che gli dà da vivere non è quello che citò il Comune in giudizio e, quindi, l’intera cittadinanza vairanese per pretese differenze retributive non corrisposte chiedendo che gli venissero corrisposto 300.000,00 Euro?
Ed ancora, ma il Di Nocera per il lavoro che fa viene pagato profumatamente, prende uno stipendio condito da indennità ed emolumenti vari che molto probabilmente è cinque volte maggiore dello stipendio di un normale dipendente, anche perché, contrariamente a quello che asserisce il Sindaco nel suo comunicato, e questa è un’altra delle tante menzogne che proferisce nel suo comunicato, l’esatto ammontare di quanto percepisce il dipendente Gaetano Di Nocera risulta tuttora un mistero malgrado la legge faccia obbligo di rendere pubblici gli stipendi e i redditi dei dirigenti pubblici.
Ed ancora, nel comunicato viene citata una legge – la n. 208/2015 – che consentirebbe di derogare all’incompatibilità per i dirigenti di esercitare il ministero difensivo in giudizio, stabilito dall’art. 23 della legge professionale n. 247/2012.
Ebbene, siamo andati a controllare questa legge che è datata 28 dicembre 2015 n. 208 e reca “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2016).” e pur avendola letta per ben due volte non abbiamo rinvenuto la deroga che menziona il Sindaco per cui se volesse avere la cortesia di farci sapere il numero dell’articolo ed il comma.
In ogni caso, non credo voglia sospettare che i Giudici del TAR stessero d’accordo con me nell’aver affermato quanto già si sapeva e cioè che il legale dell’Ente in quella sede stava esercitando abusivamente la professione mentre doveva essere sul posto di lavoro. Questo è un problema noto da tempo che lhanno sollevato anche in Consiglio comunale ma che il Sindaco/cugino, come sempre, per quello che non gli conviene, fa orecchio da mercante.
Inoltre, forse non è chiaro al Sindaco/cugino che se un dipendente è pagato per stare in ufficio non può andarsene gironzolando per gli uffici giudiziari senza dar conto a nessuno.
Quindi, nessun rimborso spese avrebbe potuto percepire il Di Nocera ma, anzi, gli dovrebbero essere detratte dallo stipendio le ore di lavoro che ha sottratto al suo lavoro d’ufficio per esercitare l’attività che lo stesso Sindaco/cugino gli ha vietato con la sua determina e che gli vieta la legge.
Ed ancora, il Sindaco/cugino asserisce che il Di Nocera avrebbe usufruito solo di un rimborso spese carburante.
Ma le è chiaro che il Di Nocera non ha diritto ad alcun rimborso spese perché quella professione gli era vietata e malgrado ciò si è autoliquidato piu volte importi con propria determina e senza l’avallo del ragioniere comunale carlo risi che si è rifiutato di firmare.
Ci spiega come mai il ragioniere risi non ha avallato i pagamenti che il di nocera con arroganza e disprezzo della legge si è autoliquidati.
Non è pensabile che un impiegato pubblico sia pur esso un dirigente metta le mani nel cassetto e si prenda i soldi, senza che il responsabile delle casse dell’Ente ne avalli l’operato … tutto ciò è gravissimo
.
Lei dice che ha fatto tutto questo per far risparmiare l’Ente e non affidare l’incarico ad altro legale.
In disparte che il compenso che avreste dovuto liquidare non avrebbe superato, molto probabilmente, i 1.500€ ma in tema di risparmio le vorrei fare un’altra domanda visto che ci tiene tanto alla casse dell’Ente ed al risparmio di soldi (forse dei suoi), mi dovrebbe dire:
Come mai in sede di adozione e di recepimento delle osservazioni del puc avete passato molte aree di proprietà della clientela che gira intorno al famoso studio tecnico da “c” in “b” facendo così in modo – con una sorta si condono o sanatoria che dir si voglia – che il comune non introitasse centinaia di migliaia di euro in termini di oneri?
In questo caso non le interessavano le casse del comune ed il risparmio che ne sarebbe derivato ai cittadini in termini di tasse?
E mi spiega anche come mai ha passato da zona agricola in zona “b” l’edificio abusivo di una  dipendente comunale facendo in modo, anche in questo caso, che il comune introitasse centinaia di migliaia di euro in meno perl’abuso perpetrato?
Ed infine c’è una figura che dovrebbe essere lì a garanzia della legalità, ossia per ricondurre tutto a legalità – il segretario comunale – mi spiega a fronte di tanti illeciti cosa fa questo signore per garantire il rispetto e l’applicazione della legge?
In conclusione, scrive Raffaele Moreno, egregio Sindaco Cantelmo, queste frottole le vada a raccontare ad altri perché ormai siete carte conosciute e prima il popolo si libererà di voi, prima questo paese riacquisterà la possibilità di risorgere”.

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un commento

  1. Complimenti all’avvocato Moreno per aver chiarito così dettagliatamente le nefandezze di questo comune che si approfitta in modo così spregiudicato della buona fede dei cittadini, rastrellando tutto quello che è possibile, ma chi abbiamo votato??ma a che ci serve un dirigente Unico a migliaia di euro quando i problemi del territorio Aumenta giorno per giorno? ?per le strade non si può più camminare, dove sono questi vigili urbani forestieri? ???che elogiato tanto??? Avete fallito, ed è inutile che vi rimpastate per le prossime elezioni che ci sarà terra bruciata, cogliamo un Sindaco come Moreno chiaro e professionale, e voglamour che ogni dipendente si ridimensioni e lavori per quello che viene pagato, non dimenticate che ora esiste il licenziamento per gli assenteisti anche per la PA. !!!ci meravigliato che il sindaco Martone tace evidentemente intrecciato in queste questioni e non può parlare perché hanno già fallito abbastanza e perché infondo in accordo con l’amministrazione e il Dirigente!!!!