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VAIRANO PATENORA – Consiglio comunale, ecco cosa è successo

VAIRANO PATENORA –   Il Consiglio comunale dello scorso otto luglio  è stato convocato per la richiesta da parte del gruppo di minoranza, il 15 giugno scorso, ai sensi dell’art. 39 del TU 267/2000. Il gruppo Torre ha chiesto di discutere su 6 punti che, nell’allegato, sono sottolineati in rosso. A parte alcune dovute deliberazioni d’obbligo, come protezione civile,adesione all’ASMEL e variazione di bilancio e, naturalmente, sul bilancio l’opposizione ha confermato il voto politico negativo come in partenza, non è stato certo un Consiglio tranquillo e formale.  In particolare vi sono state forti diversità e scontro dialettico sul punto circa il recupero, a campo di calcio, della vecchia cava abbandonata all’inizio della montagna Sant’Angelo;sul punto della salvaguardia e recupero dell’immobile vincolato della Ferrara;sul punto circa gli obblighi ENEL che sta asservendo l’intero territorio Vairanese, senza nemmeno versare i dovuti indennizzi.
Sulla questione recupero a campo di calcio della ex cava inizio Pizzomonte, è stato fatto osservare che stiamo difronte a USO CIVICO, inalienabile e improponibile qualsiasi cambio di destinazione(come per legge); cosa invece possibile solo nel caso vi siano rischi di sicurezza ambientale e di recupero ambientale.
Il capogruppo Martone Lino ha insistito affinchè prima di ipotizzare un progetto di recupero sia data responsabilità all’Università e Regione per definire a priori i termini di pericolo e di recupero. Il consigliere Martone Giovanni, in aggiunta, ha ricordato che vi sono stati espropri territoriali precedenti già indennizzati alla proprietà ecclesiale e che, accatastandoli alla proprietà pubblica, possono essere dedicati alla costruzione di un campo di calcio comunale. Su questo punto si è poi concluso in delibera di attendere prima il giudizio e la relazione del Genio Civile, circa le condizioni di pericolo e recupero, per poi passare alla fase progettuale.
Sulla questione dell’immobile storico e vincolato dell’Abbazia   vi è stata una discussione molto accesa, a cui ha partecipato anche qualcuno del pubblico presente. E’ stato ribadito innanzitutto che quell’immobile, con il terreno circostante,sebbene legalmente assegnato come livello-enfiteuta in ogni caso non si è poi ancora proceduto all’affrancamento da parte degli assegnatari; oltretutto, pur considerando l’obbligo di procedere all’affrancamento a prezzo di mercato, quale guadagno rientrerebbe a vantaggio dei privati possessori dal momento che potrebbero ricevere l’immediata ordinanza di ripristino da Comune e Soprintendenza, dovendo farsi carico di spese strabilianti. La questione poi si è concentrata sull’urgenza di provvedere in via immediata alla garanzia di mantenimento e recupero della Cappella Malgerio Sorel, dati i rischi dell’ultima scossa di terremoto con epicentro a Marzano; dopo lunga e accanita discussione, valutando gli interrogativi su come sia possibile una cessione in proprietà al comune, da parte privata,dal momento che la parte privata non ha affrancato l’immobile Cappella, si è conclusa la discussione dando incarico diretto al capogruppo di minoranza Martone Lino, di consultare un notaio sul quesito posto. Il capogruppo Martone ha comunque chiesto di mettere agli atti della delibera un documento critico contro l’attuale maggioranza, circa le non chiare volontà di addivenire alla soluzione del recupero Abbazia della Ferrara, e copia integrale dell’interrogazione fatta sulla questione al ministro Franceschini dalla senatrice Moronese.
Sulla controversa questione dell’ENEL, con le sue 4 linee a 20.000v che circondano tutto il territorio di Vairano; i rischi legati alle onde elettromagnetiche della centrale distributiva di Marzanello senza la quale, tra l’altro, non avrebbe utilizzo la corrente prodotta nelle vicine centrali idroelettriche; l’equivoco comportamento a proposito delle responsabilità che stanno alla base del corto-circuito avvenuto qualche mese addietro negli impianti destinati ai pozzi idrici comunali; si è concluso l’atto deliberativo dando mandato ai capigruppo di maggioranza e minoranza, Di Sano e Martone, di contattare studi legali e tecnici per venire a conclusione, nonché predisporre un nuovo regolamento circa le autorizzazioni per linee elettriche, telefoniche, gas e acqua, che vengono tracciate su Vairano come territorio di servizio per altri comuni o privati.
Sulla situazione del Borgo Medievale e la programmata concessione in Diritto di Superficie alla Società Borghi e Castelli, si è preso atto della documentazione letta formalmente dal sindaco Cantelmo, fattagli prevenire direttamente dalla società in oggetto, in base alla quale l’ente INVITALIA avrebbe espresso parere positivo sul progetto presentato e si starebbe in attesa del parere nonché la parte finanzia che è di competenza della Comunità Europea. Comunque il Consiglio ha sottolineato la necessità che l’apposita commissione in precedenza costituita ricominci e concluda il lavoro circa la verifica delle proprietà individuali sul Borgo medievale.
Sulla situazione della rete idrica e i continui disservizi che lamentano tanti cittadini, il Consiglio ha preso atto delle dichiarazioni formali dell’assessore Zanfagna Marco, che ha annunciato l’avvenuta conclusione contrattuale tra Comune e l’Acquedotto Campania Occidentale, l’avvenuto allaccio della rete idrica comunale al nuovo acquedotto e l’impegno concordato con la società appaltatrice che, nel frattempo di completare la rete su via Napoli a Vairano Scalo, renda fruibile del nuovo allaccio tutto il restante territorio comunale.
Sul punto circa la contestazione giuridica e legale, da parte del gruppo Torre, che ai sensi dell’art.42 TU 267/2000, in nessun caso la giunta può deliberare scelte che riguardano nuovi servizi e intese tra più comuni, la maggioranza non ha potute che prenderne atto e impegnarsi a portare in Consiglio le delibere di giunta contestate e indicate.
Sull’ultimo punto, ossia la costituzione o partecipazione del Comune a cooperativa vairanese per la gestione di tutti i servizi possibili, dando lavoro e recuperando reddito, senza finalità di lucro, il Consiglio con convinzione e unanimità ha dato mandato al consigliere Martone Giovanni e assessore Zanfagna Marco di organizzare la proposta da portare in deliberazione del prossimo Consiglio Comunale.

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