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CELLOLE – Consiglio comunale al vetriolo tra Di Leone e Barretta, Di Meo cerca di mettere pace

CELLOLE (Matilde Crolla) – Consiglio comunale al vetriolo quello che si è tenuto ieri sera nella cittadina litoranea. Il civico consesso era stato convocato per dare l’ok ad un solo argomento all’ordine del giorno, fatta eccezione della lettura ed approvazione del verbale della seduta precedente, relativo al conferimento della cittadinanza onoraria per meriti professionali e personali al magistrato Cesare Sirignano, consigliere della Direziona Nazionale Antimafia. Poco dopo l’apertura dei lavori consiliari da parte del presidente, Giovanni Di Meo (nella foto), gli animi in aula hanno iniziato a scaldarsi. Infatti, all’atto dell’approvazione del verbale della seduta precedente il capogruppo del Comitato civico cellolese, Guido Di Leone, ha preso la parola contestando la presunta omissione all’interno del verbale della seduta precedente di un’affermazione fatta dallo stesso Di Leone nel corso del civico consesso precedente. L’omissione sarebbe relativa alla dichiarazione di Di Leone secondo cui “negli uffici comunali ci sono troppe persone che non sono dipendenti di questo Ente. La loro presenza non si combina bene con il concetto di privacy legato agli uffici comunali ed ai documenti in essi contenuti”. Alla dichiarazione di Di Leone il presidente Di Meo ha spiegato che i segretari comunali solitamente trascrivono le sintesi delle assise. A quel punto Di Leone ha incalzato asserendo che “sono stati trascritti gli auguri rivolti agli eletti e questo argomento da me affrontato no”. I toni di Di Leone sono diventati più duri nel momento in cui ha evidenziato che “questo sembra un bar e non un Comune”. A quel punto ha preso la parola il sindaco Angelo Barretta che, chiedendo al presidente Di Meo di far rispettare il regolamento da Di Leone, ha poi incalzato il suo avversario politico esortandolo bruscamente ad un’attenta lettura del regolamento comunale. “In quella fase Di Leone non poteva prendere la parola in quanto sull’argomento relativo all’approvazione del verbale della seduta precedente non è prevista l’apertura della discussione”, ha spiegato il presidente Giovanni Di Meo. “Avendola presa impropriamente Di Leone era giusto che anche il sindaco intervenisse”. Un altro momento di attrito tra Barretta e Di Leone, che già al secondo consiglio comunale sono arrivati ai ferri corti, c’è stato per la questione relativa all’Unione dei Comuni. L’argomento, infatti, fu portato in consiglio comunale la volta precedente. In quell’occasione nell’ordine del giorno era stata inserita solo l’elezione dei rappresentanti. Sempre il capogruppo Di Leone volle intervenire per chiedere al consiglio comunale l’uscita dell’Ente municipale dall’Unione dei Comuni. Il sindaco Barretta lo redarguì in quanto non era prevista la discussione sull’argomento e garantì a Di Leone che se ne sarebbe parlato nell’assise successiva. Di Leone, a questo punto, auspicava nell’inserimento dell’argomento nell’ordine del giorno di ieri. Barretta nel corso del Consiglio lo ha ripreso asserendo che l’argomento non poteva essere discusso perché il Comitato civico cellolese non ha presentato una mozione d’ordine rispetto all’uscita dall’Unione dei Comuni. Guido Di Leone, avvicinato successivamente al consiglio comunale, ha dichiarato: “Iniziamo già male, con il piede sbagliato. Non ci fanno parlare. Per la seconda volta non ci danno la possibilità di intervenire su un argomento per noi fondamentale”. Di Meo dal suo canto replica: “Se il giorno precedente avessero presentato la mozione io non avrei avuto alcun problema ad inserire l’argomento nell’ordine del giorno. Ma il regolamento è tale e va rispettato. Doveva essere un consiglio comunale pacifico dedicato esclusivamente a conferire la cittadinanza onoraria al magistrato Sirignano. Invece Di Leone è arrivato agguerrito e prevenuto”. Il consiglio comunale ha poi proceduto ad approvare all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria al magistrato Sirignano. Barretta ha spiegato ai presenti la motivazione di questa scelta “avendo conosciuto il magistrato di persona quando ero commissario del Consorzio di Bonifica”. A tal proposito è intervenuta anche la consigliera di opposizione, Rossella Cappabianca, che ha manifestato interesse per l’iniziativa proponendo di attuare tutta una serie di iniziative con il magistrato Sirignano di ricerca ed azione rispetto alla problematica della criminalità organizzata. Capire le cause di tali fenomeni per poi procedere con un’attività di repressione degli stessi. Il consiglio comunale si è concluso con un minuto di silenzio per le vittime della strage di Dacca.

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