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VAIRANO PATENORA – TAVERNA CATENA, NON INTERESSA A NESSUNO. ECCO LA PROVA

Vairano Patenora- La questione dell’Unità d’Italia e l’incontro di Taverna della Catena non interessa a nessuno, almeno a quelli che governano il paese. Sembra essere solo una disputa fra cugini: Teano e Vairano Patenora.
Quello che dovrebbe essere – secondo la storiella raccontata sui banchi di scuola – il luogo dove Garibaldi consegno l’Italia al re piemontese, quindi il simbolo di una nazione unita – è un qualcosa di insignificante per l’attuale ministro ai beni culturali. Da circa due anni, infatti, resta in attesa di risposta l’interrogazione presentata da Raffaele Di Maio, al ministro, sulla questione Taverna. Dopo ben dieci solleciti nessuna risposta. Un chiaro segnale che ci sono cosè più importanti su cui dibattere.
In qualsiasi altro paese al mondo il luogo dell’unificazione sarebbe meta delle massime autorità dello stato. A Taverna della Catena (oppure a Teano) non è mai venuto nessuno. Al massimo qualche figura secondaria del governo, qualche sottosegretario o qualche onorevole a caccia di voti. Questo significa molto.
E, Probabilmente, significa che quel luogo dallo stato italiano è considerato, al massimo, come il luogo in cui fu compiuta l’occupazione e del Regno delle due Sicilie, luogo dal quale partì poi la colonizzazione del Sud da parte dei Savoia.

Ecco l‘interrogazione presentata su Taverna della Catena (disattesa da circa due anni)

ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04156
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 195 del 21/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/03/2014
Destinatari
Ministero destinatario:
• MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
SOLLECITO IL 09/10/2014
SOLLECITO IL 11/12/2014
SOLLECITO IL 18/02/2015
SOLLECITO IL 11/06/2015
SOLLECITO IL 31/07/2015
SOLLECITO IL 30/09/2015
SOLLECITO IL 30/11/2015
SOLLECITO IL 29/01/2016
SOLLECITO IL 29/03/2016
SOLLECITO IL 15/06/2016
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04156
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Venerdì 21 marzo 2014, seduta n. 195
LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
nel 1967 il Ministero della pubblica istruzione (che allora aveva competenza anche per i beni culturali), pronunciandosi in via definitiva sull’esatta localizzazione dello storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, avvenuto il 26 ottobre 1860 nei pressi della «Casa bianca» (così definita dallo scrittore garibaldino Giuseppe Cesare Abba nel suo famoso «Diario dei Mille»), dichiarò il suddetto immobile conosciuto anche come «Taverna Catena», nel comune di Vairano Paternora in provincia di Caserta, di interesse particolarmente importante sottoponendolo alle disposizioni della legge n. 1089 del 1939;
a tal proposito, occorre altresì ricordare che il modesto cippo lapideo posto davanti alla «Casa bianca» al fine di ricordare il celebre incontro sopra citato, fu inaugurato contemporaneamente al Vittoriano, in occasione delle manifestazioni celebrative per il cinquantenario dell’Unità d’Italia nel 1911;
attualmente il complesso monumentale di Taverna Catena, che rappresenta con tutta evidenza un luogo di fondamentale importanza per la memoria collettiva e l’identità comune degli italiani, versa in una penosa e preoccupante situazione di degrado;
la tutela di tale complesso monumentale appare del tutto inadeguata con conseguenti rischi di ulteriore degrado e crolli delle ampie strutture interne. Peraltro, occorre segnalare il reiterato scempio architettonico fatto di superfetazioni e continui abusi che ne hanno alterato persino la configurazione esterna originaria, così come si può facilmente verificare da un reportage fotografico a disposizione dell’interrogante;
peraltro, la Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici per le province di Caserta e Benevento con la nota prot. n. 21103 del 7 dicembre 1987 ha espresso parere favorevole alla richiesta di sanatoria presentata per lavori abusivi riguardanti l’immobile denominato «Taverna Catena»;
tale nota è stata poi annullata dalla IV sezione del TAR Campania con sentenza del 12 ottobre 2005 n. 19204/05 Reg. Sent.;
le motivazioni di tale sentenza, che definisce «sicuramente contraddittorio» e «ingiustificato e privo di congrua motivazione» il parere annullato, testimonia con evidenza ad avviso dell’interrogante un problema di omesso controllo da parte del Ministero nei confronti della Soprintendenza;
appare sempre più necessario procedere con un «puntellamento» e con la messa in sicurezza del complesso monumentale di Taverna Catena –:
quali siano le informazioni in possesso del Ministro interrogato in merito alla situazione del complesso monumentale di Taverna Catena;
se il Ministro interrogato non ritenga doveroso procedere con urgenza alla messa in sicurezza delle ampie strutture interne (laterali e retrostanti) del complesso minacciate da cedimenti, intervento indispensabile per evitare il ripetersi di situazioni di crollo come quelle che si verificano periodicamente presso il sito archeologico di Pompei;
se la Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici per le province di Caserta e Benevento abbia imposto al proprietario, possessore o detentore gli interventi necessari per assicurare la messa in sicurezza e la conservazione del bene culturale, ai sensi dell’articolo 32 del codice dei beni culturali e del paesaggio e successive modificazioni e integrazioni;
se la Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici per le province di Caserta e Benevento, vista l’assoluta urgenza, non ritenga, opportuno adottare direttamente le misure conservative necessarie a salvaguardare il bene architettonico da ulteriori danni;
se il Ministro, attraverso la direzione generale per l’organizzazione, gli affari generali, l’innovazione, il bilancio ed il personale, non ritenga prioritario assumere iniziative per lo stanziamento di un finanziamento straordinario per avviare immediatamente un primo, indispensabile lotto di lavori delle fabbriche di «Taverna Catena» nel comune di Vairano Paternora (Caserta), rivalendosi successivamente in danno al proprietario, possessore o detentore, così come prevedono gli articoli 33-34 del codice dei beni culturali e del paesaggio;
se il Ministro interrogato non ritenga doveroso altresì impegnarsi affinché siano garantite risorse finanziarie aggiuntive per restaurare e restituire definitivamente alla collettività un bene culturale simbolo di un periodo storico e di un evento di fondamentale importanza, anche in considerazione del fatto che l’intera struttura può rappresentare un importante e strategico luogo di approfondimento delle grande questioni di fondo italiane come la questione meridionale. (4-04156)

 

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