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Don Pasqualino De Robbio

VAIRANO PATENORA / PIETRAMELARA – Vice Vescovo accusato di truffa, il Giudice ha deciso: tutto archiviato

VAIRANO PATENORA / PIETRAMELARA  – Parroco accusato di truffa, il Giudice ha deciso: tutto archiviato. Tira un sospiro di sollievo, Don Pasqualino De Robbio – ora pastore delle anime di Pietramelara e vice Vescovo della diocesi di Teano Calvi Risorta –  che era indagato insieme ad un ex assessore del comune di Vairano Patenora. Il giudice però, ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Raffaele Moreno, archiviando il caso relativo alla truffa ai danni di un artista. Il buco sarebbe di circa 10mila euro. L’indagine della Procura, attraverso i carabinieri di Vairano Scalo, guidati dal maresciallo Massimo Palazzo, ha visto coinvolti alcuni testimoni e persone informate sui fatti. Nella vicenda sarebbe era coinvolto anche l’Ente del Turismo di Caserta. Un ente che tuttavia non avrebbe avuto alcun ruolo nell’ipotesi di truffa su cui stanno lavorando gli investigatori.
Tutto sarebbe nato da una festa patronale: scatta la solita macchina organizzativa con il classico comitato festa – presieduto, chiaramente, dal parroco del paese – e si raccolgono i fondi necessari per tutte le cose “belle” con cui, da un lato, si deve dimostrare “devozione” al santo festeggiato; dall’altro canto, invece, bisogna anche dimostrare ai fedeli che il comitato festa è all’altezza della situazione. Insomma bisogna fare bella figura: sparare i fuochi d’artificio, portare una buona banda musicale, soprattutto per la serata conclusiva serve un buon artista; un nome di grido capace di attrarre anche “forestieri”.  Per una migliore riuscita della festa, in quella occasione, il comitato decide anche di inoltrare richiesta di contributo all’Ente per il Turismo di Caserta. Quel contributo, secondo il comitato festa, doveva servire proprio per pagare l’artista – quello importante – dell’ultima serata. All’agente del cantate viene detto: sarai pagato appena arriverà il contributo da Caserta. Lui ci crede e firma il contratto. Un contributo che però non arriverà mai. Così, dopo alcuni mesi, l’agente dell’artista, stanco di aspettare, si reca all’Ept di Caserta e scopre che la pratica per quel contributo non esiste. La richiesta non sarebbe nemmeno mai arrivata presso l’ente. Scatta la denuncia per truffa da cui nascono le indagini attualmente in corso.  Pochi giorni fa la decisione del giudice  per le indagini preliminari, dott.ssa Corinna Forte,  che chiude la vicenda giudiziaria a carico di Don Pasqualino De Robbio.

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