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NAPOLI / CASERTA – Nuovo piano rifiuti regionale, avviata la VAS: servono più impianti per l’umido

NAPOLI / CASERTA – Gestione dei rifiuti urbani, servono più impianti per il trattamento della frazione umida. Lo indica il nuovo piano regionale dei rifiuti. Da pochi giorni è stata avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica della proposta di aggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRU) in Campania. La Valutazione Ambientale Strategica si applica a tutti i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale. Il processo di VAS prevede una fase preliminare di consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale (cosiddetta fase di scoping) e la successiva elaborazione del Rapporto Ambientale. In sostanza il nuovo piano ideato dal governo regionale punta al miglioramento nella Gestione dei Rifiuti Urbani in Campania, secondo modalità concordate con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sulla base di una rinnovata strategia per pervenire all’equilibrio gestionale del ciclo dei rifiuti in ambito regionale nel rispetto della gerarchia comunitaria dei rifiuti. I medesimi indirizzi di aggiornamento segnano l’incremento del fabbisogno di trattamento della frazione organica del rifiuto (FORSU) attraverso la realizzazione di impianti di compostaggio ad hoc. Uno di questi è quello progettato nel territorio di Alife. In particolare, le previsioni del Piano Regionale al 2012 identificavano un fabbisogno impiantistico per il trattamento della frazione organica derivante da raccolta differenziata di poco inferiore a 560.000 t/anno. Gli attuali indirizzi per l’aggiornamento del Piano indicano invece una strategia incentrata su una maggiore intercettazione della frazione umida del rifiuto prodotto (fino a raggiungere l’85% nello scenario al 2019), con la conseguente necessità di disporre di una dotazione impiantistica con capacità di trattamento di circa 750 mila tonnellate per anno di FORSU. Per tutto questo appare singolare quanto stabilito alcune settimane prima, dalla Commissione ambiente, guidata dal consigliere regionale Gennaro Oliviero che chiedeva la “cancellazione” del biodigestore in progetto ad Alife. Una decisione che stride fortemente con le reali necessità e soprattutto con il piano rifiuti che nasce anche dall’esigenza di bloccare la sanzione giornaliera (120mila euro) imposta dall’Europa alla Campania per le continue emergenze che hanno pesato sulla regione. Spesso, la politica appare capace di amplificare i problemi invece di risolverli, soprattutto quando si è vicino alle elezioni

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