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MARCIANISE – Droga, dodici arresti: tre sono poliziotti

MARCIANISE – Nel corso della notte, nell’ambito di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale di Napoli, la Polizia di Stato di Caserta ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.  I destinatari del provvedimento de quo già in data 08 ottobre 2015. erano stati colpiti da provvedimento cautelare per le medesime condotte, provvedimento che il Tribunale del Riesame annullava per un vizio di forma, oin particolare perché riteneva che il G.I.P. non avesse operato un’autonoma valutazione rispetto alla richiesta del P.M. L’acquisizione di “nuovi” elementi investigativi rappresentati, tra l’altro, dalle propalazioni di BUCCIERO Donato, ritenuto il promotore dell’organizzazione, inducevano il P.M. a presentare al Gip del Tribunale di Napoli una nuova richiesta di misura cautelare.  In particolare, dal provvedimento giudiziario emerge l’esistenza di due distinti sodalizi criminali, attivi nel comprensorio di Marcianise (CE), Caserta e nei comuni limitrofi, organizzati e gestiti rispettivamente dal pregiudicato BUCCIERO Donato, affiliato al clan BELFORTE di Marcianise (CE), e dal pregiudicato LIBERATO Giuseppe. Le indagini, supportate da servizi di intercettazione ed attività di pedinamento ed osservazione, hanno consentito di operare anche diversi arresti in flagranza e sequestri di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina ed hashish.  In particolare gli accertamenti hanno evidenziato che BUCCIERO Donato, da tempo legato al Clan Belforte ed in particolare al gruppo che già agli anni del 2000 gestiva per conto del clan Belforte l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, aveva organizzato una fiorente e collaudata attività di spaccio di cocaina, utilizzando come base logistica il negozio di articoli sportivi che gestiva in Marcianise (CE) avvalendosi dell’organica collaborazione della moglie BENCIVENGA Immacolata e della nipote di questa, BENCIVENGA Rosa.  Nell’ordinanza cautelare viene ricostruito anche il modus operandi del gruppo che, per sfuggire ad eventuali blitz ed indagini delle forze dell’ordine, ricorreva ad un sistema itinerante per la consegna delle dosi di cocaina, talvolta concordando con gli acquirenti il luogo dello scambio presso il citato esercizio commerciale. Peraltro, l’illecita attività risultava tanto collaudata e remunerativa da non essere interrotta neppure dopo l’arresto dello stesso BUCCIERO, operato dalla Squadra Mobile in flagranza di reato il 17 Novembre 2013. L’uomo, infatti, perseverava nelle sue attività illecite, grazie alla collaborazione della moglie, anche mentre era detenuto agli arresti domiciliari nell’abitazione di Mondragone dove  si era trasferito dopo la sua scarcerazione, dove talvolta riceveva i suoi “clienti”, evidentemente per sottrarsi alle attenzioni degli investigatori. Riguardo invece al gruppo gestito da LIBERATO Giuseppe, le indagini appuravano che lo stesso si avvaleva di una diffusa rete di “pusher” per lo spaccio prevalentemente di hashish che acquistava, almeno due kg. a settimana, sulla “piazza” napoletana, in particolare dal pregiudicato IAFULLI Michele, collegato da vicoli familiari al clan dei TOLOMELLI, egemone nel quartiere “Sanità”, a Napoli. Infatti, LIBERATO Giuseppe venne arrestato dalla Squadra Mobile di Caserta il 14 gennaio 2014 mentre rientrava da Napoli dopo avere ricevuto “in conto vendita” da IAFULLI Michele 2 kg di hashish di cui tentava di disfarsi, lanciandoli dal finestrino della propria vettura, nel tentativo di sottrarsi al controllo dei poliziotti. Le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Caserta, sotto la direzione della Procura di Napoli­ Direzione Distrettuale Antimafia, svelava anche che i due gruppi criminali godevano delle connivenze e della complicità di tre poliziotti in servizio al Commissariato di P. S. di Marcianise (CE).  In particolare si è accertato che gli stessi in cambio di denaro o altre utilità fornivano notizie riservata a BUCCIERO Donato e LIBERATO Giuseppe, al fine di garantirgli di sfuggire alle investigazioni delle Forze dell’ordine. Gli accertamenti hanno evidenziato, inoltre, come gli stessi appartenenti alle Forze di Polizia in alcuni casi procedevano all’arresto in flagranza di persone appartenenti ad altri gruppi criminali per garantire il manti mento del monopolio nella vendita della droga nel territorio di Marcianise e comuni limitrofi da parte dei due sodalizi criminosi, facenti capo rispettivamente a BUCCIERO Donato e LIBERATO Giuseppe.
Peraltro, uno degli agenti, CAMARCA Nunziante, è risultato essere organico al sodalizio di BUCCIERO Donato, provvedendo per suo conto alla consegna delle dosi di cocaina ad un gruppo ristretto di “clienti”, prevalentemente imprenditori o professionisti, ed al “recupero” dei crediti derivanti dall’acquisto delle dosi, nonché al riciclaggio dei relativi proventi, in parte versati su di un suo conto corrente, ed alla “monetizzazione” di assegni che BUCCIERO riceveva a “garanzia” di attività usurarie anche per le quali è indagato. In altre circostanze i poliziotti “infedeli” in cambio di notizie confidenziali che permettevano loro di condurre positive operazioni di polizia giudiziaria, necessarie per ‘:accreditarsi” nei confronti dei superiori gerarchici garantiva a LIBEARTO Giuseppe l’impunità nell’attività di spaccio . Inrelazione ai tre poliziotti, le indagini documentavano la commissione di altri e diversi reati contro la pubblica amministrazione.  In particolare gli accertamenti svolti dalla Squadra Mobile di Caserta hanno evidenziato che i suddetti poliziotti:

  • in diverse occasioni hanno l’auto di servizio per attività non istituzionali, tra cui effettuare “la scorta” alla vettura di un noto cantante, per evitargli di giungere in ritardo in occasione di un suo impegno Peraltro lo stesso Sovr. ALBANO Alessandro, come ammesso dallo stesso cantante, risulta essere uno degli uomini del suo staff, tanto da seguirlo nel corso di una toumee negli Stati Uniti, assentandosi dal posto di lavoro previa presentazione di falsa certificazione sanitaria;

Ecco i destinatari di custodia cautelare in carcere:

  1. ALBANO Alessandro nato a Napoli il 3.1967, res. in San Nicola la Strada, Sov. della Polizia di Stato in servizio al Comm.to di P.S. di Marcianise (CE), indagato per corruzione aggravata, concorso in cessione di stupefacenti; favoreggiamento personale; abuso d’ufficio; peculato; truffa aggravata; falso ideologico; abbandono del posto di servizio; accesso abusivo ad un sistema informatico.
  2. CAMARCA Nunziante nato a Cerignola (FG) il 12.1977, res. a S. Prisco (CE), Ass. C. della Polizia di Stato, in servizio al Comm.to di P.S. di Marcianise (CE), indagato per: art. 74 D.P.R. 309/90, plurime e continuate condotte di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti; riciclaggio, peculato; truffa aggravata; abbandono del posto di servizio; accesso abusivo ad un sistema informatico ; falso ideologico.
  1. PETRILLO Domenico, nato a Maddaloni (CE) il 12.1973, res. in San Nicola la Strada (CE), Ass. C. della Polizia di Stato, in servizio al Comm.to di P.S. di Marcianise (CE), peculato; truffa aggravata; falso ideologico; abbandono del posto di servizio.
  2. LIBERATO Giuseppe, nato a Capodrise il 01.1974 res. in Marcianise (CE); pregiudicato, indagato per: partecipazione, quale promotore ed organizzatore, ad un’associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti del tipo hashish; plurime e continuate condotte di spaccio di stupefacenti.
  3. IAFULLI Michele nato a Napoli l’I.7.1979, ivi , domiciliato in Napoli al Corso Garibaldi, indagato per: art. 74 D.P.R. 309190; plurime e continuate condotte di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.
  4. PICCIRILLO Pasquale nato a Marcianise (CE) l’H.3.1975, in Capodrise (CE) indagato per: art. 74 D.P.R. 309190; plurime e continuate condotte di detenzione e spaccio di stupefacenti.
  5. DELLE CURTI Roberto nato a Capodrise (CE) il 2.1971, ivi res., indagato per: art. 74 D.P.R. 309190; plurime e continuate condotte di detenzione e spaccio di stupefacenti. Mentre, saranno sottoposti alla misura degli arresti domiciliari:
  1. BUCCHERO Donato nato a Marcianise (CE) il 1.1969, ivi res., detenuto, affiliato al clan BELFORTE di Marcianise (CE), indagato per: partecipazione, quale promotore ed organizzatore, ad un’associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti del tipo cocaina; plurime e continuate condotte di detenzione e spaccio di stupefacenti; incendio; corruzione;
  2. BENCIVENGA Immacolata nata negli Stati uniti d’America il 10.1972, res. m Marcianise (CE), moglie di BUCCHERO Donato, indagata per: art. 74 D.P.R. 309190, plurime e continuate condotte di detenzione e spaccio di stupefacenti; usura;
  3. BENCIVENGA Rosa, nata a Caserta il 07.1990, res. a Marcianise (CE), indagata per: art. 74 D.P.R. 309/90; plurime e continuate condotte di detenzione e spaccio di stupefacenti del tipo cocaina;
  4. DI SAVERIO Francesco nato a Capodrise (CE) il 04.1986, ivi res., indagato per: art. 74D.P.R. 309190; plurime e continuate condotte di detenzione e spaccio di stupefacenti.
  1. PUGLIESE Daniele nato a Caserta il 11.1989, ivi res., indagato per: art. 74 D.P.R. 309190; plurime e continuate condotte di detenzione e spaccio di stupefacenti;
  • in varie circostanze, certificando falsamente attività di polizia, compiute anche in ore notturne, utilizzavano le autovetture di servizio, o anche locali del commissariato PS di Marcianise, per scopi personali, percependo, inoltre, indebitamente emolumenti per prestazioni di lavoro straordinario anche in orario notturno;
  • più volte hanno compiuto l’accesso abusivo ai sistemi informatici delle Forze di Polizia, rivelando notizie coperte da segreto d’ufficio.

Non può da ultimo non sottolinearsi, come peraltro già fatto dal Gip nell’ordinanza cautelare, l’encomiabile attività svolta dalla Squadra Mobile di Caserta, che ha messo in risalto la capacità delle istituzioni dello Stato di riuscire a disvelare le condotte illecite commesse anche da propri appartenenti e garantire il ripristino della legalità

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