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CASERTA – Vendevano neonati per 20mila euro, tre arresti

CASERTA –  Le donne bulgare in avanzato stato di gravidanza venivano reclutate nel loro paese ma poi partorivano in Italia per cedere i loro bambini grazie all’ intermediazione di un’organizzazione che e’ stata scoperta dai carabinieri nel casertano. Organizzazione, che come hanno accertato i carabinieri di Mondragone (Caserta), pretendeva fino a 20mila euro a bambino. In manette sono finite tre persone: due bulgari ed un italiano. I neonati finivano a coppie desiderose di avere un bambino con le quali l’organizzazione precedentemente aveva preso accordi. Le donne partorivano in una clinica o un ospedale della zona e successivamente si presentavano alcuni uomini che provvedevano a riconoscere il bambino, registrandolo cosi’ all’anagrafe. Al momento sono state accertate due ‘cessioni’: l’indagine e’ scattata nell’agosto del 2009 ed e’ andata avanti anche grazie ad alcune intercettazioni telefoniche. I carabinieri hanno anche denunciato due genitori che, secondo gli investigatori, avrebbero falsamente riconosciuti i due bambini.Oltre ai tre arrestati la Procura ha iscritto nel registro degli indagati anche i quattro genitori cui sono finiti i bimbi, entrambi maschietti nati nel 2009 all’ospedale di Giugliano e alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Si tratta di una coppia di Casal di Principe e una di Santa Maria Capua Vetere, per cui i magistrati non hanno richiesto nell’ordinanza di custodia cautelare l’arresto. ”Non l’abbiamo fatto per motivi di opportunita’, ricevendo anche il plauso del gip. La nostra prima preoccupazione sono i minori”, ha affermato il procuratore Raffaella Capasso. Il tribunale dei Minori dovrebbe esprimersi sul futuro dei piccoli e, ”in alcuni casi – ha spiegato il magistrato – i giudici hanno deciso di non separare i bambini dai genitori, per evitare loro dei traumi”. Per i quattro genitori prosegue dunque l’iter giudiziario ma, nonostante la responsabilita’ ipotizzata, potrebbero continuare a tenere i bimbi. Solo in una caso e’ stato accertato il passaggio di denaro pari a 20mila euro. In una circostanza infatti, hanno accertato i carabinieri guidati dal capitano Lorenzo Iacobone, la compravendita non ando’ a buon fine perche’ la bimba appena nata era malata, cosi’ la coppia di cinquantenni che doveva acquistarla si tiro’ indietro e la piccola fu dimessa e torno in patria con la vera madre.

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