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ALIFE – Biodigestore, ecco quando Avecone parlava in favore dell’impianto. La replica dell’azienda alle parole del fascia tricolore

ALIFE –  “In riferimento a quanto divulgato alle agenzie di stampa nella giornata di ieri dall’Illustre Sindaco, dott. Giuseppe Avecone, è doveroso da parte nostra fare chiarezza sull’argomento.
In particolare, precisiamo che quanto da noi evidenziato nel comunicato stampa del 23/03/2015 era una  interpretazione delle dichiarazioni del dott. Avecone nel corso del Consiglio Comunale svoltosi in data 23.10.2014, in merito alla sua disponibilità a valutare la fattibilità di tecnologie di impianti del genere nell’Area ASI del Comune di Alife. Riportiamo, ai fini di una corretta informazione, le testuali parole di quanto il dott. Avecone ha dichiarato nella seduta del Consiglio Comunale del 23.10.2014, nel rispondere ad una interrogazione della  minoranza consiliare: “Io, in passato, ho informato il Consiglio Comunale circa la possibilità di ospitare in zona ASI un impianto di trattamento dell’umido che potesse servire vari comuni dell’Alto Casertano”.  Qualora il dott. Avecone fosse impossibilitato a recuperare la sopraccitata registrazione, lo invitiamo a  leggere una sua intervista rilasciata in data 08.10.2014 ad un autorevole portale locale “Clarus on line”,
organo di informazione della Diocesi di Alife-Caiazzo. Interpellato dal giornalista, il Sindaco, si legge nell’intervista, afferma: “Sarei ben favorevole invece ad un piccolo impianto riservato a pochi comuni del nostro territorio e a poche tonnellate da smaltire, che anziché produrre energia elettrica, immetta direttamente nella rete gas e metano”. Per facilitare il compito al Sindaco e ai tanti cittadini in cerca della verità, segnaliamo anche il link  mediante il quale è possibile accedere all’intervista: http://www.clarusonline.it/2014/10/08/vicendacentrale- biomasse-giuseppe-avecone-attacca-i-fratelli-cappello-rassicura-i-cittadini-matese/
Per quanto sopra esposto ci auspichiamo che per il futuro il dott. Avecone assuma un comportamento  meno impulsivo prima di rilasciare dichiarazioni come la seguente: “possono stare certi che io sono nato, e resto, sulle posizioni del no, ma senza se e senza ma”.  Invitiamo il Sindaco di Alife a recuperare un profilo istituzionale più consono al suo ruolo, perché adombrare scenari da guerriglia urbana significa scegliere la strada dell’intimidazione a sfondo sociale. Non è questo, illustre dott. Avecone, il terreno di un confronto civile e democratico. Questo è solo un  comportamento che, per quanto incomprensibile e non suffragato da accuse concrete, è solo coerente con un clima di strumentalizzazioni, creato ad arte proprio da quanti hanno intenzione di sollevare inutili e pretestuosi polveroni. In conclusione, appurata la scarsa propensione al dialogo ed al confronto democratico, annunciamo che General Construction S.p.A. è costretta a verificare eventuali profili di diffamazione e di danno del  marchio aziendale”. (CS – General Construction)

La replica della General Construction è scaturita da precedente dichiarazioni della fascia tricolore di Alife, Giuseppe Avecone:

“Questione Biodigestore, netta presa di distanza da parte del primo cittadino di Alife, Giuseppe Avecone, al comunicato stampa della General Construction S.p.A., che accusa lo stesso di “stravolgere completamente quanto da Egli stesso precedentemente dichiarato in merito ad una sua disponibilità a valutare la fattibilità di un progetto del genere nell’Area ASI del Comune di Alife”. “Sono venuto a conoscenza del problema nel momento in cui la vostra società ha presentato il progetto al Comune di Alife. Non c’è da fare nessuna demagogia nel merito, né campagna elettorale, se non prendere la posizione più giusta che è quella della tutela del mio territorio. Si tratta di speculazione e faziosità che la General Construction S.p.A. sta facendo, cercando di intimorire e condizionare la mia persona, ma possono stare certi che io sono nato, e resto, sulle posizioni del no, ma senza se e senza ma. Non hanno bisogno di insegnarmi che con il mio no io possa inficiare la dinamica dei rifiuti in tutta la Regione Campania. Invito a questo punto la portavoce della società, comprese le “maestranze” locali ed anche non locali – affonda il Sindaco Avecone – a fare cenno a quale occasione mi avrebbero reso edotto che si sarebbe fatto questo progetto se non dopo averlo presentato al Comune di Alife. Nel giorno in cui mi diranno dove ci siamo incontrati per parlare di questo progetto – precisa Avecone – si possono ritenere querelati, ammesso che io già non lo faccia per come si stanno comportando. Io non mi sento di smentire ma di rigettare con tanta nausea e vomito questo atteggiamento messo in atto solo al fine di disgregare questa unione solidale tra amministrazione comunale e comitato civico appositamente costituito. La battaglia dell’amministrazione comunale, insieme al comitato civico, sarà portata fino alla fine, nella ricerca della verità, affinché non accada questa cosa che è un atto di ingiustizia per tutto l’Alto Casertano. Al Sindaco del Comune di San Tammaro – conclude il Sindaco di Alife – dico che noi dell’Alto Casertano vogliamo gestire i nostri rifiuti: lui intanto stesse tranquillo che noi Sindaci gestiremo i nostri rifiuti e non disturberemo il suo Comune per conferire spazzatura, ma altrettanto non accettiamo che i due terzi dei rifiuti dell’intera provincia di Caserta vengano da noi. Non facesse vittimismo perché dalla gestione dei rifiuti al suo Comune girano oltre un milione di euro all’anno, soldi che ovviamente a noi non interessano”. (cs – Giuseppe Avecone)

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