NAPOLI – Regione, il centro destra si compatta per “garantire” se stesso e parte la campagna elettorale. Sbarramento al 10%, ineleggibilità dei sindaci e condono edilizio. Così la casta campana tenta di sopravvivere

NAPOLI  – Passa la Finanziaria in Regione Campania, ma, soprattutto, passando alcune norme contenute nel maxi emendamento che danno un significato, ancora più politico, al voto. La casta, quella politica, ha dimostrato ancora na volta che quando si tratta di fare norme prer se stessa è sempre velocissima e “scaltra”. Così, in un sol colpo, il governo regionale guidato da Stefano Caldoro – che in questi quattro anni si è distinto soprattutto per sua inconsistenza – ha portat lo sbarramento per le coalizioni dal 5% al 10%;  la norma sulla ineleggibilità de sindaci e poi – ecco il pezzo forte – raperto il condono edilizio.

Sbarramento ed ineleggibilità. L’atto politico più importante approvato dalla maggioranza guidata dal governatore campano Caldoro è sicuramente l’innalzamento dello sbarramento dal 5% al 10% per le coalizioni, un chiaro segnale per tentare di frenare il Movimento 5 Stelle in Campania. Ma non solo. Perchè con un’altra norma viene modificata l’incompatibilità dei sindaci-consiglieri regionali in ineleggibilità. Una modifica che, di fatto, inguaia in primis il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca che, a questo punto, per candidarsi il prossimo anno per la guida della Regione Campania, dovrebbe prima dimettersi da sindaco. Ma lo stesso problema lo ritroveranno anche tutti gli altri sindaci che vorrebbero confrontarsi con le elezioni regionali ma senza mettere a rischio la propria poltrona.

Riaperto il condono. E poi, come se non bastasse, con un vero e proprio colpo di teatro, Stefano Caldoro ha piazzato il colpo che davvero potrebbe garantirgli la conferma alla guida di Palazzo Santa Lucia. La riapertura dei termini del condono edilizio che potrà essere utilizzato da chiunque dimostri di aver realizzato l’opera abusiva prima del 1994.