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Giovanni Malinconico

AILANO – Processo Malinconico, i giudici d’Appello hanno deciso: 4 anni e sei mesi di condanna. La pena di primo grado ridotta di un anno e mezzo

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AILANO – Proceso Malinconico, i giudici dell’Appello hanno ridotto la pena all’imprenditore di Ailano. La decisione assunta poche ore fa con la sentenza che infligge a Giovanni Malinconico 4 anni e sei mesi di carcere, contro i sei subiti in pirmo grado. Scende, quindi, la pena di circa un anno e mezzo. Probabilmente una decisione, quella dei giudici, maturata anche sulla scorta della piena collaborazione che l’imprenditore starebbe fornendo. Probabilmente anche sul fatto che  lui si è sempre dichiarato vittima di un sistema politico-criminale che lo costringeva a pagare, sempre e comunque.  Malinconico venne tratto in arresto dai  Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta in o esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio G.I.P. presso ilTribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, neiconfronti di 9 persone (otto misure cautelari in carcere ed una agli arrestidomiciliari), ritenute responsabili a vario titolo di concorso esterno inassociazione mafiosa, estorsione, turbativa delle operazioni di voto medianteviolenza e minaccia, corruzione, reimpiego di denaro di provenienza illecita,reati tutti aggravati dalla finalità di aver agevolato il clan “deicasalesi”. I provvedimenti costituiscono l’epilogo di un’articolata indagine cheha permesso di riscontrare l’esistenza di un patto criminale fra il clan”dei casalesi” (in particolare la fazione Bidognetti) e FABOZZI Enrico  già sindaco del comune di Villa Literno dal 2003 all’aprile 2009, data in cui l’Ente è stato sciolto per presunte ingerenze della criminalità organizzatanella gestione amministrativa e successivamente reintegrato; attualmente è consigliere regionale e consigliere comunale di minoranza di Villa Literno), in concorso e con lamediazione di FERRARO Nicola, imprenditore e politico (tratto in arresto in data 12luglio 2010 nell’ambito dell’indagine del R.O.S. denominata NORMANDIA II edattualmente in attesa dell’esito del giudizio di 1° grado), fondato su un accordo generalemirato a garantire al clan il controllo e la gestione degli appalti e delle risorsepubbliche in cambio del sostegno elettorale e di tornaconti economici, personali ed elettorali. Gli avvocati  Giuseppe Stellato, Ernesto De Angelis difendono gli interessi dell’imprenditore ailanese. Ora la decisione dei giudici d’Appello che riduce fortemente la pena all’imprenditore di Ailano

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un commento

  1. vittima e non colpevole? vittima è chi lotta ogni giorno contro la camorra, contro un sistema malavitoso, chi denuncia e rischia la vita per questo, chi non si sottomette, chi è disposto a lavorare per ore sotto il sole se necessario, ma guadagnare il giusto e soprattutto denaro pulito. vittime sono Saviano e la Capacchione che hanno dovuto rinunciare alla loro libertà per difendere quella degli altri e che lottano ogni giorno per opporsi ad un sistema corrotto che mira al facile guadagno, vittime sono Falcone e Borsellino che pur di rigenerare il Paese hanno perso la vita,vittime sono i cittadini onesti che ogni mattina vanno a lavorare.
    L’utilizzo delle parole è importante, soprattutto perché nessuno costringe a pagare ma l’importante è lavorare in modo onesto e pulito. si può lavorare nel piccolo senza per forza chiedere patti e tutele a clan camorristici. essere soci di un criminale e latitante internazionale non è di certo essere vittima, soprattutto se quella collaborazione l’hai cercata in nome del dio denaro tanto desiderato. Piangere sul latte versato serve a poco, fortunatamente c’è ancora una giustizia, e allora che la giustizia faccia il suo corso.Se si impara davvero dai propri errori forse è il caso che parli di tutte le cose fatte, in nome della fede tanto proclamata senza fare del vittimismo perché date anche le ultime dichiarazione non è nella posizione. un camorrista va chiamato con il proprio nome, un camorrista è un camorrista, non certo è la vittima. vittima sono tutti gli altri.