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CASAL DI PRINCIPE / CASTEL VOLTURNO – Rapine, sgominata una banda di sette a persone

CASAL DI PRINCIPE / CASTEL VOLTURNO –  In data odierna a seguito di serrate e articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di S.M. Capua Vetere -Sezione reati contro il patrimonio e condotte con grande professionalità dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta e dalla Compagnia Carabinieri di Mondragone, sono state eseguite in due distinte operazioni n. 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari emesse dall’ Ufficio G.I.P. presso questo Tribunale.

La prima operazione ha portato all’arresto di:

  1. CORSO Loredana n. a Napoli il 25.1.1982 ( arresti domiciliari )
  2. VOIRA Monica n. a Napoli il 15.8.1973     ( custodia in carcere )

I reati contestati sono: •  per entrambe concorso |n rapina pluriaggravata [ artt. 110, 628 comma U 3 e 3bis c.p. ). Le due indagate sono colpite da gravi indizi di colpevolezza in ordine all’episodio che le ha viste protagoniste e avvenuto il 5 gennaio 2013 in Castelvolturno in danno di una coppia di coniugi. Introdottesi con un pretesto nella loro abitazione le due indagate ponevano in essere un piano preordinato, che ha comportato la miscela di una sostanza narcotizzante ( risultata essere benzodiazepine ) sciolta in bicchieri di vino, proprio quello prodotto da uno dei coniugi. La coppia dei coniugi era stata distratta da una delle indagate, consentendo all’altra di poter agire indisturbata. Dopo aver bevuto il vino entrambi i coniugi hanno perduto quasi contemporaneamente i sensi e in questo stato sono stati soccorsi dai familiari e dai Carabinieri, chiamati sul posto. E’ risultato che le indagate hanno potuto indisturbate impossessarsi di denaro, di oggetti di valore e anche di una fede nuziale. Una delle due indagate era però persona conosciuta dai coniugi e le immediate indagini consentivano di identificare non solo la CORSO ma anche la complice Monica VOIRA, già indagata per fatti analoghi con uso della stessa sostanza narcotizzante. Nonostante il tentativo di avere un alibi per l’ora in cui sarebbero avvenuti i fatti, le indagate a seguito delle precise dichiarazioni dei coniugi e di altre circostanze risultano colpite da gravi indizi di colpevolezza.

La seconda operazione ha portato all’arresto di:

  1. URGHERAT Gianni n. a Napoli il 5.11.1971                ( custodia in carcere )
  2. DE ROSA Gennaro n. a Napoli il 10.6.1967                    ( custodia in carcere )
  3. FERRARA Gennaro n. a Napoli il 2.9.1968                    ( custodia in carcere )
  4. TORTORA Renato n. a Casoria (NA) il 18.11.1974      ( custodia in carcere )
  5. RUSSO Antonio n. a Napoli 1′ 8.7.1982                            ( custodia in carcere )

I reati contestati sono:

  • Tutti: associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine [ art. 416 c.p. );
  • Suddivisi per singole posizioni: concorso in rapina pluriaggravata ( artt. 110, 628 comma 1-3 e 6J_ n. 7 cjx ); concorso ]n sequestro di persona ( artt. 110, 605 c.p. ]; concorso in porto e detenzione di arma comune da sparo (. artt U_0 c^ e J_2 i J_4 U 497/74 ] concorso in ricettazione [ ajtt. 110. 648 c.p. ) simulazione di reato ( art. 367 c.p.

I cinque indagati, più un sesto, che si trova attualmente agli arresti domiciliari, sono colpiti da gravi indizi di colpevolezza in ordine a due episodi di rapina con armi e sequestro di persona commessi il 22 novembre 2012 e 15 gennaio 2013 in Casal di Principe in danno dei titolari di due gioiellerie.  L’attività investigativa è iniziata subito dopo le rapine e condotta con intercettazioni telefoniche ed ambientali, anche in carcere, che hanno consentito di accertare che tra tutti gli indagati si era creato un vincolo associativo diretto esclusivamente alla commissione di gravi reati predatori.  Il gruppo criminale individuato si è reso responsabile della consumazione di due rapine in danno dei titolari di due gioiellerie operanti in Casal di Principe, utilizzando armi da fuoco, puntandole contro i titolari delle citate attività commerciali e alla testa di alcune parti offese, arrivando ad agire con ulteriore efferata violenza in una occasione legando mani e polsi alle vittime e chiudendole in uno stanzino compresa una cliente in stato di gravidanza.  Nell’episodio del 15 gennaio 2013 grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri di Casal di Principe venivano arrestati tre componenti della banda, tra cui una donna. La prosecuzione delle indagini, mai cessate, hanno portato alla identificazione di tutto il gruppo criminale e all’accertamento della loro responsabilità anche con riferimento alla rapina del 22 novembre 2012. Il profìtto per le rapine commesse ammonta a circa 130.000 euro» ma 100.000 sono stati recuperati.  Utilissime sono state alcune dichiarazioni testimoniali, per l’individuazione dei mezzi usati per le rapine, e la possibilità, a dire il vero molto rara, di poter visionare i filmati di alcune videocamere poste nei pressi degli esercizi commerciali che hanno ripreso le fasi successive alla rapina. Il minuzioso esame dei tabulati dei cellulari sequestrati ai rapinatori ha consentito di incrociare i dati con altri cellulari utilizzati dal gruppo, ricavando ulteriori elementi di riscontro.  Gli indagati risultano avere gravi precedenti penali e giudiziari, anche specifici, e alcuni di essi vengono indicati vicini a clan camorristi, pur non emergendo nella presente indagine elementi da far ritenere sussistente l’aggravante camorristica.

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