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VENAFRO / CASERTA – CANI “SACRIFICATI” SUI BINARI, IL NUOVO PASSATEMPO DI GIOVANI “ANNOIATI”

Il punto interrogativo nasconde le foto – esplicite e cruente – che testimoniano le atrocità, su animali, commesse da bande di giovani

VENAFRO / CASERTA – Un cane legato con il collo esattamente sulla rotaia. Il divertimento è  attendere il passaggio del treno per vedere la decapitazione dell’animale e per guardare i suoi occhi terrorizzati all’avvicinarsi dei vagoni. E’ questo il nuovo “sport” di un gruppo di giovani “annoiati” di Venafro. Quello del sacrificio del cane è diventato ormai un appuntamento fisso al quale sembrano partecipare anche giovani dai comuni vicini, quindi anche dai centri del casertano.  All’ora convenuta, gli organizzatori, si riuniscono nel punto concordato, qualcuno di loro, precedentemente, ha già provveduto a catturare un cane. Sarà la vittima sacrificale di turno.

Pochi minuti prima del passaggio di un treno, nei pressi di un passaggio a livello,  sulla linea Vairano – Campobasso, l’animale viene legato con il collo sulla rotaia. La corda è  talmente stretta da non permettere alla sfortuna vittima di muoversi, nemmeno di un centimetro. Il resto, poi, è  fatto dal treno: pochi istanti e il povero cane è ucciso, decapitato. E così, la noia, almeno per quella sera, è vinta. Si ride, si fanno battute e poi tutti al bar dove l’alcol renderà ancor più eccitante il “sacrificio”  del povero cane.  Poco importa se per divertirsi un cane – amico fedele dell’uomo –  ha perso la vita. Sembra essere il segno tangibile di un malessere profondo che sta divorando dall’interno giovani che non sanno più come “divertirsi”. La speranza di alcuni cittadini è che presto le forze dell’ordine possano fermare questo “sport” assurdo e incivile.

Gli animali sono un bene prezioso per l’uomo, non è giusto che vengano maltrattati ed uccisi per il divertimento di qualcuno, è disumano. Ricordiamo che l’uccisione di animali è  reato previsto dall’art. 544-bis del Codice Penale ai sensi del quale: Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.  Oltre questo aspetto c’è da evidenziare il disagio socio politico dei protagonisti che oggi li vede complici di un  uccisione di un animale ma un altro giorno potrebbe vederli in azioni ancor  peggiori dove la vittima, magari, potrebbe non essere un cane.

 

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2 commenti

  1. occhio per occhio TESTA per TESTA. Trovarli legarli sulle rotaie e lasciarli crepare nello stesso modo. Non servono alla Società, saranno solo delle persone di merda da adulte. Ora sono solo delle zecche.

  2. “Giovani annoiati”?Per me sono dei deficienti schifosi!Naturalmente a casa avranno i soliti genitori-avvocato pronti a difendere i propri rampolli decerebrati:che schifo!