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Il Maggiore Baldacci, Comandante della Compagnia del Matese, ha condotto le indagini sul caso

ALIFE – Derubava le famiglie in cui lavorava: condannata domestica. Il difensore: presenterò ricorso

ALIFE – I carabinieri della locale stazione hanno eseguito, questa mattina, un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a carico di una donna del posto riconosciuta colpevole di aver derubato alcune famiglie nelle quali prestava la sua opera come domestica. Dalla denuncia delle vittime – famiglie residenti a San Potito Sannitico, Piedimonte Matese e Alife, partì una indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, all’epoca guidata dal maggiore Baldacci. Le indagini portarono ad un processo che si è concluso con la condanna della donna – Antonietta De Vizio – alla pena poco inferiore a 3 anni di reclusione. Dopo le formalità di rito la donna è stata associata al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il difensore della signora, l’avvocato Alberto Martucci, ha annunciato la presentazione di un ricorso contro l’ordinanza di arresto eseguita questa mattina dai militari dell’arma. Il difensore ritiene che sia stata violata la procedura prevista in casi del genere nei quali l’esecuzione della pena inferiore a tre anni viene sospesa. Un caso, quello che coinvolge De Vizio, che ha fatto molto clamore in paese con tante persone che ritengono la donna condannata ingiustamente.

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