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Miriam Mignano (a sx), Giuseppe Molinaro (al centro), Giovanni Fidaleo (a dx)

Teano / Castelforte – Direttore d’albergo ucciso per gelosia, Molinaro ricorre in Cassazione contro l’arresto

Teano / Castelforte –  La Corte di Cassazione discuterà il prossimo 13 settembre il ricorso presentato dalla difesa di Giuseppe Molinaro, reo confesso dell’omicidio di Giovanni Molinari e del ferimento di Miriam Mignano  La prima sezione della Cassazione, infatti, ha fissato l’udienza di Camera di Consiglio del Collegio 1 per il 13 settembre prossimo. I difensori dell’ex carabinieri avevano presentato ricorso alla Suprema Corte, dopo aver ricevuto le motivazioni del rigetto da parte del Tribunale del Riesame di Roma, organo al quale si era rivolto dopo l’ordinanza del gip del Tribunale di Cassino che aveva applicato la misura cautelare della custodia in carcere. Giuseppe Molinaro, di San Marco, piccola frazione del comune di Teano, è rinchiuso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, in quanto prestava servizio presso la stazione dei carabinieri di Carinola (Caserta), dopo tanti anni trascorsi alla caserma di Castelforte. L’uomo è accusato di aver ucciso, il 7 marzo scorso, all’interno dell’albergo Nuova Suio, con quattro colpi di pistola Giovanni Fidaleo. E di aver ferito, con altri due colpi di pistola, Miriam Mignano. La difesa dell’omicida oltre a chiedere una misura coercitiva meno afflittiva (arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico), aveva richiesto anche l’annullamento del provvedimento adottato dal Tribunale del Riesame di Roma «per erronea applicazione della legge penale e per inosservanza delle norme processuali, con rinvio della procedura in esame ad altra autorità giudiziaria».

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