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CELLOLE / SESSA AURUNCA – Commerciante morto per una lite: 16enne indagato per lesioni e omicidio preterintenzionale

CELLOLE / SESSA AURUNCA – Mentre le due comunità (quella di Cellole e quella di Sessa Aurunca) attendono l’arrivo della salma per l’ultimo saluto alla vittima, le indagini vanno avanti. Il minorenne cellolese protagonista della lite che ha determinato la morte di Giovanni Sasso, è indagato per lesioni e omicidio preterintenzionale. E poca differenza c’è fra un pugno, uno schiaffo, o una semplice spinta. La giurisprudenza in casi del genere parla molto chiaramente: da una colluttazione alla condanna per omicidio il passo è breve: lo spazio di una spinta letale, Spingere un individuo in modo consapevole e volontario è azione violenta diretta ad integrare il dolo di lesioni o percosse, sicché, se da tale condotta deriva l’evento morte, l’agente risponde di omicidio preterintenzionale.  L’omicidio preterintenzionale è la fattispecie di reato disciplinata dall’art. 584, c.p., il quale punisce con la reclusione da 10 a 18 anni chiunque cagiona la morte di un uomo “con atti diretti a commettere uno dei delitti preveduti dagli articoli 581 e 582 del codice penale”. Chiaramente l’indagato è un minorenne, quindi, potrà godere di una serie di benefici previsti dalla legge. Intanto oggi pomeriggio alle ore 16 sono fissati i funerali del commerciante morto dopo diversi giorni di coma.

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