TEANO – Donna immigrata derubata, il danno e la beffa. Quando la persona perde ogni diritto.

TEANO – Derubata e beffata. E’ questa la triste sorte toccata ad una donna extracomunitaria – da qualche tempo residente in zona – derubata della borsa in cui custodiva il portafogli. Fin qua il danno; la beffa arriva quando la signora – probabilmente non in regola con il permesso di soggiorno – non trova il coraggio per denunciare il torto subito e quindi deve ingoiare in silenzio il boccone amaro. Unico sfogo un pianto dirotto, appoggiata ad un tavolino di un bar della zona,  dove alcune persone del luogo hanno tentato, invano, di dargli conforto. “Lavoro tutto il giorno, spesso per oltre dodici ore al giorno, nelle campagne, sotto il sole, fra mille difficoltà ed umiliazioni. Un lavoro duro per il quale ricevo pochi soldi; in una settimana riesco a racimolare poco più di 150 euro. Con questa piccola somma ero andata al mercato per comprare lo stretto necessario per vivere, per me e per la mia famiglia; invece qualcuno mi ha portato via tutto. Sono disperata, non so come fare, come comprare il cibo.” E’ questo l’amaro sfogo di una giovane donna Albanese che questa mattina, secondo il suo raccondo, sarebbe state “alleggerita” del portafogli al mercato. La donna, che vive in una piccola e fatiscente casa di campagna dove sta con un suo compagno, anch’egli clandestino, aveva il portafogli nella borsa che le è stata strappate dalle mani nei pressi della zona mercato.  Il fenomeno del borseggio  è  notissimo in tanti altri mercati nei paesi limitrofi; le forze dell’ordine sono costantemente impegnate contro tale fenomeno per dare la caccia ai “manolesta”.  Un compito certamente difficile; infatti, cercare un borseggiatore in un mercato settimanale, affollatissimo di persone e di mercanzie, è come cercare un ago in un pagliaio. La migliore difesa, che ogni singolo cittadino può mettere in atto contro il borseggio consistente semplicemente nel prestare quanta più attenzione possibile al proprio portafogli.