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Casoria / Gioia Sannitica / Piedimonte Matese – Operai schiacciati dall’impalcatura, ingegnere sul banco dei testimoni. Ma non conosceva i fatti (il video della tragedia)

Casoria / Gioia Sannitica / Piedimonte Matese – Nell’ultima udienza del processo che nasce dalla morte di due operai, schiacciati da una impalcatura, sul cantiere per la ristrutturazione di una chiesa, si è concluso l’esame di un professionista. Il testimone è stato citato dalle difese degli imputati. L’uomo ha spiegato che in merito all’installazione e al crollo dell’impalcatura non conosceva i fatti. Era stato chiamato per dare un parere tecnico sulla cupola della struttura sacra sulla quale si stava intervenendo. Una testimonianza, quindi, che appare ininfluente al fine della chiarezza sull’intera vicenda che costò la vita a due operai. (guarda il video della tragedia)
Una morte, come evidenziò un tecnico dell’Asl che indagò subito dopo i fatti, che fu determinata da diverse carenze sulla sicurezza, riscontrate subito dopo l’incidente mortale, l’inadeguatezza di alcuni elementi inidonei a reggere il peso dell’impalcatura, e, soprattutto, certificò come venne ignorato l’ordine di sospensione dei lavori emesso pochi giorni prima dal municipio di Piedimonte Matese. Il giudice, al termine dell’udienza, ha rinviato il processo al prossimo mese di maggio per ascoltare altri testimoni, indicati dalle difese.

La vicenda:
Due giovani vite spezzate. Due famiglie distrutte. Figli che non vedranno più il loro padre. Tutto per gravi colpe di chi doveva vigilare e non l’avrebbe fatto. Da queste accuse è nato il processo a carico di diverse persone fra cui professionisti, tecnici e imprenditori. Sono sotto processo il tecnico di Piedimonte Matese, Maria Cristina Volpe.  Le responsabilità dell’architetto Maria Cristina Volpe, secondo la Procura, nella qualità di Coordinatore della Sicurezza del cantiere sul quale persero la vita due operai, sono pesantissime. Persero la vita un operaio edile di Gioia Sannitica, Albino Tammaro di 48 anni, e il suo collega Antonio Atzeni di 56 anni di Casoria. Oltre al tecnico di Piedimonte Matese sono sotto processo gli imprenditori Marco Zoccolillo e Mario Navarra.  Pesantissime le accuse che la Procura carica sui tre indagati.  Sotto processo, solo per le responsabilità civili, anche il vescovo Valentino Di Cerbo, quale rappresentante, all’epoca, della Diocesi di Alife Caiazzo. (guarda il video della tragedia)
La tragedia
I due operai vennero schiacciati dal ponteggio sul quale lavoravano. Probabilmente l’ancoraggio dello stesso non era stato eseguito a regola d’arte. Così un colpo di vento più forte strappò via due vite. I carabinieri della compagnia del Matese, guidati dal maggiore Giovanni Falso – coordinati dal pubblico ministero Carlo Fucci della Procura di Santa Maria Capua Vetere – hanno condotto le indagini sul caso per fare piena chiarezza sulla vicenda. Perse la vita un operaio edile di Gioia Sannitica, Albino Tammaro di 48 anni, e il suo collega  Antonio Atzeri di 56 anni di Casoria. Lasciano moglie e figli. Tammaro e Atzeri lavoravano per la Alma Service srl di San Potito Sannitico, aggiudicataria dell’appalto gestito dalla Diocesi di Alife Caiazzo. Chiaramente le famiglie delle due vittime si costituiranno parte civile nel processo. Fra gli avvocati difensori delle parti in causa figurano gli avvocati Vincenzo Cortellessa ed Ercole di Baia. (guarda il video della tragedia)

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