Ultim'ora
FOTO DI REPERTORIO

IL CASO – La scuola educa alla pace e alla cooperazione, ma i primi a non riconoscerlo sono i docenti

(di Nicolina Moretta) – Con l’esplodere della guerra che ci ha colti tutti di sorpresa, sui social è apparso da giorni e con una certa insistenza un post disposto soprattutto dai docenti, anche in gruppi di insegnanti, che cita la grande pedagogista Maria Montessori: “Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace. A questo mondo si educa alla competizione, e la competizione è l’inizio della guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando alla pace.” Ma Maria Montessori è nata nel 1870 e morta nel 1952. Nel corso della sua vita ha lavorato moltissimo per divulgare le sue idee innovative della scuola. Oggi la scuola è permeata dalle idee della pedagogista Montessori. Tutte le scuole, anche se non sono a indirizzo Montessori. E’ per questo che post in questione condiviso dai docenti desta meraviglia. Condividendolo non riconoscono i loro meriti nell’educare alla pace tra i popoli. I meriti di una scuola che nella realtà quotidiana scolastica educa ai valori fondanti della vita. A tal proposito c’è da precisare che la scuola da decenni educa alla cooperazione, alla solidarietà e alla pace. Le idee della pedagogista Montessori hanno permeato la scuola e la formazione di maestri e professori. Ma quello che è davvero strano è che maestri e professori sono i primi a non riconoscere questo loro merito educativo. Oggi, se la scuola non educasse alla cooperazione e alla solidarietà, non sarebbe scuola. Si parla tanto della perdita di autorevolezza deli insegnanti, ma forse sono proprio maestri e professori i primi a non riconoscere quanto viene fatto quotidianamente nella realtà scolastica.

Guarda anche

Fondi coesione, Oliviero: “La Campania aveva ragione, De Luca ha difeso i diritti, ora mi auguro collaborazione”

Regione Campania – “La Regione Campania aveva ragione, il presidente De Luca ha fatto bene …