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CASERTA / PIEDIMONTE MATESE – Partito Democratico: mille anime in pena, Cappello (segretario a tempo) come Caronte

CASERTA / PIEDIMONTE MATESE – Vincenzo Cappello vuole essere il Caronte del Partito Democratico; il traguardo del neo segretario provinciale  (a tempo) sembra essere quello di traghettare le mille anime (in pena) del partito ad un prossimo congresso in modo da esprimere un nuovo segretario capace di rappresentare tutti. Possibile, quindi, che Vincenzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese, lavori “contro” se stesso? Per nulla, sicuramente. Infatti, potrebbere anche essere che il prossimo segretario potrà essere proprio C appello che succederebbe così a se stesso. Inoltre, il primo cittadino piedimontese  potrebbe utilizzare questa esperienza politica come trampolino di lancio verso traguardi più prestigiosi, magari iniziando proprio dalla Regione. Insomma, in questi mesi Cappello lavorerà per dimostrare di essere un ottimo stratega politco che, grazie alla sua spiccata diplomazia, riuscirà a ridare tono ad un partito vistosamente sfilacciato.

L’intervista (Antonella Palermo – IlCasertano.it): Non sarà irrilevante per il partito Democratico casertano il fatto che il segretario appena eletto, con il compito delicato di traghettare fino al congresso, sia un sindaco. Enzo Cappello l’amministratore lo fa da anni e ormai la forma mentis di chi è quotidianamente chiamato a gestire le difficoltà, analizzare problemi e trovare (possibilmente) soluzioni, ce l’ha tutta. Promette che sarà il segretario di tutti, proprio come fa un sindaco appena eletto. La prima cosa che fa è andare a guardare i conti, proprio come un sindaco appena insediato. Non si perde in chiacchiere inutili, ma dialoga con tutti (e sa dove vuole portare il confronto). Da amministratore – e con gli amministratori – intende gestire il Partito Democratico per i prossimi mesi. Non ne fa mistero, in questa chiacchierata a margine della festa che venerdì gli ha riservato l’Alto Casertano.

Qual è la prima cosa da fare per questo Partito?
“Anzitutto quello che non è mai stato fatto in questo partito: valorizzare i suoi amministratori. Il primo incontro, martedì (il giorno dopo l’elezione, ndr), ho incontrato i sindaci, non è un caso”.

Ma quali saranno i temi su cui si concentrerà il Pd d’ora in avanti?
“I problemi dei territori, i problemi che ci troviamo ad affrontare tutti i giorni. Ad esempio il problema dei rifiuti. I dipendenti del Cub non vengono pagati, stiamo parlando di 350 esuberi. E poi la questione delle rate dei mutui della legge 51 che non ci vengono rimborsate dal 2009. Sono difficoltà economiche che creano squilibri non indifferenti se si pensa che per pagare le rate dobbiamo utilizzare le risorse correnti”.

E invece, dentro il Pd, quali sono le urgenze?
“Dobbiamo riorganizzare il partito e dobbiamo farlo partendo dai territori. Io andrò a parlare con tutti e condividerò tutte le scelte con tutti”.

Le vicende economiche?
“E’ bene chiarire che il terrorismo psicologico che è stato creato con i problemi economici non ha motivo di esistere. I dipendenti sono stati pagati e regolarmente paghiamo loro anche i contributi. Paghiamo luce, gas, tutte le utenze e i fitti. Abbiamo, è vero, qualche vecchio debito ma stiamo parlando della ristrutturazione della sede all’epoca del commissariamento e della fornitura dei mobili che è ancora precedente”.

Congresso?
“A ottobre. Tesseramento e congresso”.

Sempre che non ci sia il ricorso annunciato…
“Sono sereno, sono convinto che non ci sarà alcun ricorso”.

Sta pensando alla segreteria?
“Anche in questo caso – conclude – partirò dagli amministratori. Qualcuno potrebbe non condividere ma si partirà da lì”.

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