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CAPUA – Gassificatore, in piazza esplode la protesta

CAPUA – Si è tenuta ieri, a Piazza dei giudici, la prima tappa, il primo di una serie di presidii che continuerà martedì a Napoli , sotto  palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, e mercoledì mattina a Caserta, a corso Trieste, fuori la sede della Provincia di Caserta.
Molte le associazioni presenti: dalla “No Turbogas” di Presenzano a “La nostra terra” di Marcianise, dai “Comitati fuochi” ai movimenti contro le discariche di Terzigno, Pianura e Ferrandelle, alle “Mamme Vulcaniche” in maglietta rossa.  Presenti anche i sindaci “No-Gas”: il sindaco di Camignano , Cenname, il sindaco  di Bellona, Abbate, e il sindaco di Pignataro, Cuccaro.
Non è mancato l’appoggio dei partiti (in particolare di Rifondazione Comunista e M5S), in vesti non ufficiali, ai quali è stato chiesto di non esporre bandiere strumentalizzando, così, il presidio, richiesta dapprima non raccolta dagli esponenti del M5S, a cui poi è stato chiesto di togliere le bandiere col simbolo di partito.
Durante l’assemblea che si è tenuta sono stati numerosi gli interventi degli attivisti dei vari movimenti.
Numerosi gli argomenti trattati. L’apertura è stata dedicata ai lavoratori di Irisbus, dell’Oma Sud e della Clp,ai quali i manifestanti hanno espresso la loro solidarietà, successivamente si sono toccati vari argomenti, da quelli di natura più tecnica a quelli più ideologici.
Uno degli ultimi interventi è stato della sen. Vilma Moronese, che – dato il suo passato impegnato in battaglie di questo tipo- non ha potuto fare a meno di accettare l’invito:
«L’unica via da percorrere, in questo momento e per il futuro, è quella del riciclo, la nostra terra non può sopportare oltre, non c’è alcun vantaggio nella costruzione di questi impianti, gli unici vantaggi sono per i produttori e i costruttori. Quello che chiedo ai cittadini è di  unirsi ai movimenti per lottare contro questi abusi».
Soddisfatti gli organizzatori del movimento “No Gas” di Capua: «I riscontri avuti sono stati positivi , come presidio è riuscitissimo.
È stata la dimostrazione che in Campania c’è un movimento unito per quello che riguarda l’emergenza ambientale. Ma questa era solo la prima tappa, abbiamo voluto cominciare da qui,  adesso porteremo avanti questa battaglia in Regione martedì, per protestare contro il tipo di politica condotto a livello regionale, e in Provincia mercoledì, quando ci sarà l’incontro tra Zinzi, Antropoli e Di Natale, per risolvere la questione della proprietà del terreno su cui verrà costruito il gassificatore e che, di fatto, diventerà terreno di morte».
Al termine dell’assemblea, un piccolo corteo ha sfilato verso l’Asl di Capua.
«È un gesto simbolico che ha due significati.
Il primo è figurativo, perché è l’Asl Napoli 1 che rivendica la proprietà del terreno, il secondo, più concreto: noi chiediamo all’Azienda sanitaria locale di prendere una posizione netta sulla questione».
cs

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