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PIETRAVAIRANO – Ingresso nel Parco del Matese, i cacciatori dettano le condizioni a Zarone

pietravairano.  Ingresso nel Parco del Matese, i cacciatori di Pietravairano dettano le loro condizioni: giù le mani da monte San Nicola, monte Urrano e monte San Pietro. Queste le tre zone che il gruppo di cacciatori pietravairanesi – uniti sotto il simbolo della Federazine Italiana Caccia – vuole tenere fuori dalla perimetrazione. La tesi dei cacciatori sarebbe sostenuta anche da numerosi proprietari terrieri che hanno i fondi nelle tre località indicate dai cacciatori. “Per ora  precisa il presidente dei cacciatori – Rocco Mariano – noi volgiamo dialogare con l’amministrazione comunale per trovare un punto di intesa. Se poi, continua Mariano, le nostre richeiste non saranno accolte, allora ci attiveremo tramite i canali previsti dalla legge. In tal senso – precisa Mariano – investiremo del problema i nostri referenti provinciali e regionali. Il primo cittadino di Pietravairano – conlcude Mariano – non deve dimenticare che per legge non può essere protettop iù del trenta percento dell’intero territorio regionale. Una percentuale che in Campania è stata già superata. Per questo un nostro ricorso al tar avrebbe gioco facile”.
Arrivano, quindi, i primi problemi per l’amministrazione comunale sulla adesione al parco regionale del Matese. Zarone ipotizzava un consenso unanime dell’intera popolazione al suyo progetto. Per ora questa ipotesi non sembra essere reale considerati diversi malumori. Toccherà ora alla diplomazia politica trovare le giuste intese per evitare che qualcuno resti scontento. Il sindaco Francesco Zarone ci riprova – dopo numerosi tentavi andati finora a vuoto – e si affida, questa volta, al presidente del consiglio regionale, Paolo Romano. Il presidente del consiglio regionale avrebbe assicurato a Zarone che l’adesione del municipio pietravairanese al Parco potrebbe avvenire in tempi rapidissimi.  L’adesione è importante anche per evitare, in futuro, ulteriori “appetiti” da parte dei cavaioli che già stanno tentando di “sbranare” monte Monaco. Entro pochi mesi, quindi, l’ingresso di Pietravairano all’interno del Parco del Matese potrebbe diventare un dato di fatto.

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3 commenti

  1. Ai signori cacciatori, non solo dovete tener fuori dalla perimetrazione del parco i monte San Nicola, monte Urrano e monte San Pietro, ma dovete premere affinche l’ente parco rilasci poi le autorizzazioni per atraversarlo, altrimenti incorrerete in seri guai, visto che il parco ancora oggi non ha il regolamento e non rilascia autorizzazioni. Ricordatevi il fatto che è successo a ottobre nella zona di Sant’Angelo D’alife 15 cacciatori che si recavano a caccia in una zona libera ed attraversavano il parco sono stati denunciati e le loro armi sono state sequestrate….. Quindi okkio e battetevi per questa cosa. In bocca al lupo.

  2. …chissà che direbbero gli animali che vivono sui nostri monti, così come è riportato in una ricerca della LIPU: il cinghiale, il tasso, la martora, il riccio, il toporagno comune, la talpa, il moscardino, il ghiro, l’arvicola ed il topo selvatico, la volpe, la donnola e la faina??? Con questo “sport” assurdo che ne sarà degli uccelli già in via di estinzione che difendono con difficoltà la loro specie dalla mano dell’uomo e dall’inquinamento dell’atmosfera: la poiana, il nibbio bruno, il gheppio, la civetta, il barbagianni, il cuculo, il picchio verde, il picchio rosso, lo sparviero, la ghiandaia, il gufo comune, la gazza, l’astore, il merlo, la beccaccia e molti passeriformi??? Certo è che vorrei tanto continuassero a volteggiare liberi nel cielo….!!!

  3. Mi piacerebbe si facessero controlli a tappeto per vedere quanti cacciatori a Pietravairano, sono in regola con porto d’armi e permessi per cacciare. E quanti fucili possono possedere e quanti ne hanno veramente.
    Quanti sarebbero gli irregolari denunciabili per porto d’armi abusivo ed esercizio abusivo della caccia?