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Sparanise – Evasione fiscale, sequestro per tre milioni di euro alla Emmedieffe

Sparanise – In data 31 luglio 2018, la Compagnia della Guardia di Finanza di Capua ha posto in esecuzione un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.l.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere -su richiesta di questa Procura- avente ad oggetto le disponibilità finanziarie (per l’importo di 2,8 milioni di euro) riconducibili alla “EMMEDIEFFE” S.r.l. con sede in Sparanise (CE), società operante nel settore della lavorazione industriale dell’alluminio per la produzione di pentolame. L’adozione della misura cautelare reale è intervenuta a seguito di una verifica fiscale che ha portato alla constatazione di ricavi non dichiarati per oltre sette milioni di euro, negli anni di imposta 2013, 2014 e 2016, con una conseguente evasione di imposte per circa 3 milioni di euro. Nel corso delle attività ispettive, i Finanzieri hanno effettuato numerosi controlli incrociati nei confronti delle società fornitrici e clienti della verificata, nonché mirati accertamenti bancari, volti a riscontrare il reale volume d’affari dell’impresa. Per effetto di tali approfondimenti è stato possibile appurare -tra l’altro- che la società era, di fatto, gestita dal coniuge del legale rappresentante dell’azienda, il quale, pur non comparendo formalmente, teneva contatti diretti con i grossisti della zona. Anche a lui è stata quindi contestata l’accertata, rilevante evasione fiscale. Peraltro, proprio nel vano tentativo di sottrarsi alle proprie responsabilità amministrative e penali, appena iniziata l’ispezione tributaria, i soci ponevano in liquidazione l’azienda, intestandola ad una donna di origine rumena risultata irreperibile. All’esito degli approfondimenti investigativi coordinati da questa Procura, è stato quindi possibile accertare un illecito risparmio fiscale di 2.800.000 euro, derivante dall’omessa presentazione delle dichiarazioni ai fini dell’Iva e delle imposte sul reddito, in violazione dell’art. 5 del d.lgs. 74/2000. Pertanto, questa Procura -in virtù della normativa che prevede la possibilità di applicazione della “confisca per equivalente”-  ha avanzato richiesta di sequestro, al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dall’evasione. Il G.1.P., aderendo alla predetta richiesta, ha quindi emesso il provvedimento di sequestro preventivo delle liquidità riconducibili alla società e, in subordine, dei beni nella disponibilità degli amministratori. Sulla base  di tale provvedimento cautelare, i Finanzieri hanno sottoposto a sequestro i rapporti finanziari della  società, del suo rappresentante legale e dell’amministratore di fatto, nonché due immobili, un’auto ed una moto, fino al raggiungimento dell’importo delle imposte sottratte alle casse dello Stato. Gli esiti della presente attività d’indagine costituiscono un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario esercitato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in stretta sinergia con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, per la repressione del grave fenomeno dell’evasione fiscale, a tutela, dei cittadini e degli imprenditori rispettosi delle regole, onde assicurare pari opportunità a tutti gli attori economici, nell’ambito di una sana concorrenza di mercato.

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