SESSA AURUNCA – Rocco e Marino verso Verrengia, rinnovamento “tarocco”

SESSA AURUNCA (di Tommasina Casale) – Appare sempre più chiaro lo scenario politico locale. I due consiglieri comunali della minoranza amministrativa, Lillino Rocco e Crispino Marino, sembra non hanno altra alternativa se non quella di sposare il progetto dell’avvocato Alberto Verrengia, leader del movimento multimediale Generazione Aurunca. I due hanno abbandonato, dopo circa due anni, la maggioranza del primo cittadino Luigi Tommasino e la frattura creatasi è irreparabile da poterla sanare. Ma è altrettanto improbabile, anche se insistono trattative sottobanco, che possano gettarsi nelle braccia del consigliere regionale Gennaro Oliviero. I due non hanno scelta, saranno costretti a sostenere la terza via che è quella di Generazione Aurunca. Unico intoppo è la base del progetto di Verrengia che, da ormai cinque anni, è quella del rinnovamento. Un rinnovamento che non può certo passare dalla famiglia Rocco che calca la scena politica locale da quasi un trentennio, come non è il rinnovamento Marino che è in campo da quando Giuseppe Fusco era sindaco della città. Inoltre, vi è dilemma dei simboli dei partiti di destra, in particolare quello di Forza Italia che lo detiene proprio uno de Rocco brother’s. Anche i simboli possono essere un problema per Il movimento di Verrengia, che da sempre ha sbandierato ai quattro venti di essere un movimento trasversale “per il bene della collettività”. Se Verrengia volesse attuare quello che ha da sempre predicato, non dovrebbe imbarcare i Rocco con Marino e ne presentare alcun simbolo politico. Ma come si suol dire: “fatta la legge, trovato l’inganno”. Secondo voci pare che l’accordo si farà, se ancora nn si è fatto, ma senza simboli e con i personaggi nuovi. Infatti, pare che Marino e i Rocco stanno impastando una lista con volti nuovi, parenti ed affini che, alla fine, non sono altro che le loro controfigure. Un tentativo di salvare capra e cavolo. Infatti, con questo stratagemma non si disperderanno i voti del centrodestra e nello stesso tempo non ci si allontana dal progetto di rinnovamento da sempre sbandierato. Questo nell’immaginario collettivo, ma sarà difficile che sfugga agli addetti ai lavori. Richiamando il grande Battisti: “Chiamale se vuoi….aberrazioni…”