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ALIFE – Fattoria degli “orrori”, scatta il sequestro. Animali sono affidati allo stesso proprietario. Ma Luigi non è un mostro

ALIFE – Fattoria degli orrori, è scattato, ieri, il sequestro degli animali. E’ stata questa la decisione dell’autorità giudiziaria dopo un sopralluogo iniziatro  ieri mattina; un blitz che ha portato sul posto, praticamente, un esercito fra vigili urbani, arpac, asl, carabinieri, vigili del fuoco, il sindaco e il segretario comunale. Tutto, chiaramente, dopo il servizio della sera precedente di Striscia la Notizia che ha portato alla ribalta nazionale il caso di Luigi Renzo e della sua “strana” fattoria. Una situazione, quella di Luigi, nota a tutti, nel territorio di Alife, da tempo. Un caso dalla difficile soluzione che è molto diverso da quello descritto dalla Striscia di Canale5. Infatti il rapporto fra Luigi e i suoi animali non è quello fra un qualsiasi allevatore e la sua mandria. Lui, Luigi, lascia completamente liberi i suoi animali che vivono allo stato brado, si riproducono quando vogliono e muoiono quando è tempo: per vecchiaia o per malattia. Lui non interferisce in alcun modo. Anche per il cibo ognuno fa per se stesso. Tutto quello che trovano gli animali possono mangiare, quando lo trovano. Luigi non uccide gli animali per venderli, non li munge per vendere il latte. La sua non è un’azienda che sfrutta gli animali, in nessun modo. Probabilmente anche per tutto questo dopo il sopralluogo di ieri è stato deciso solo il sequestro degli animali che sono stati affidati allo stesso proprietario. Inoltre è stato investito della vicenda il sindaco Giuseppe Avecone che dovrà eventualmente contribuire a procura cibo e altre cose necessarie al mantenimento degli armenti. Ancora una volta un servizio di Striscia non ha mostrato il vero volto delle cose.

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