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Castello del Matese – L’Alto Casertano fa i conti con il terremoto e la speranza di rinascere

Castello del Matese (Valentina Ferrazzano) –  A quasi un mese di distanza dal 29 dicembre 2013, due nuove scosse di terremoto (20 gennaio 2014), una delle ore 08.12 con magnitudo 4.2 e un’altra con magnitudo 3.7 delle ore 8:55 della scala Richter, fanno  ritornare la paura e il panico nel paese di Castello del Matese e in tutti gli altri paesi dell’alto casertano. Il nemico invisibile ed invincibile, il terremoto, che aveva colpito con una forza d’urto molto elevata la sera del 29 dicembre 2013 , è ritornato, con altrettanta forza e virulenza facendo riemergere tutte le ansie e le paure, che da solo pochi giorni sembravano essersi assopite. Come la sera del 29 dicembre 2013, anche in presenza di queste due ulteriori scosse, l’intera popolazione si è riversata nelle strade, abbandonando anche se solo momentaneamente le proprie abitazioni,  a causa anche delle avverse condizioni meteorologiche. Paura, angoscia e sgomento sono i sentimenti che oggi più che mai prevalgono sia nell’intera popolazione di Castello del Matese, che nei paesi limitrofi. Prima dell’ultima scossa, i discorsi sullo sciame sismico e sui danni provocati dallo stesso erano e sono all’ordine del giorno. La scossa del 29 dicembre ha provocato ingenti danni. Infatti, le conseguenze più gravi  sono state riscontrate nelle chiese, ancora oggi dichiarate inagibili in molti paesi interessati dal sisma, provocando inevitabili disagi alla popolazione tutta. Inoltre, è da sottolineare che la strada provinciale S.P 331, l’unica che collega i paesi dell’alto casertano con le provincie di Caserta e di Campobasso verrà chiusa al transito veicolare con limitazioni temporali, dal 22 Gennaio 2014 al 7 Marzo 2014, per permettere la messa in sicurezza della stessa.  La scossa del 29 dicembre delle ore 18:08, e quelle avvenute nella prima mattinata del 20 gennaio 2014 rimarranno per sempre indelebili negli occhi e nel cuore di tutti gli abitanti  dei paesi colpiti dal sisma, che bruscamente si sono resi conto della fragilità della vita umana. La terra che  trema, pochi secondi, ed ecco che tutto sembra avere una prospettiva diversa. Tuttavia, la vita continua e dovrà continuare a scorrere con i suoi ritmi, fatta di consuetudini consolidate e di speranze che non dovranno mai mancare.

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