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CAPUA – Traliccio Telecom in centro verso la demolizione

CAPUA (riccardo nasti) – Sono state attivate le procedure per l’emissione dell’ordinanza dell’abbattimento del traliccio della Telecom, il cosiddetto “mostro” che incombe sull’antico palazzo comunale, deturpa il paesaggio e secondo quanto sostengono gli amministratori costituisce una fonte di rischio per la salute dei cittadini a causa delle onde elettromagnetiche che sprigiona l’impianto.  L’iniziativa è stata intrapresa dal sindaco Carmine Antropoli che in questi anni al governo della città ha dato impulso agli uffici comunali competenti, per riscostruire “carte alla mano” l’intera vicenda, iniziata nel lontano 1983 quando discutibili e scellerate decisioni degli amministratori del tempo spianarono la strada alla costruzione della mastodontica antenna.
Un lavoro lungo e certosino che ha portato l’ente a ritenere che, ad oggi, sono da considerarsi nulle le tre concessioni edilizie rilasciate agli inizi degli anni ottanta, annullate, in via di autotutela, da un provvedimento dirigenziale del 1998. Da qui l’iniziativa di  procedere ad ordinare la demolizione delle opere edilizie realizzate, nel corso degli anni,  dalla SIP e dalla Telecom Italia s.p.a., sull’immobile insistente in via Corte della Bagliva,  attualmente in proprietà alla Lombardi Immobiliare s.r.l.. “Allo stato – afferma il primo cittadino –  secondo quanto mi è stato relazionato dall’ufficio tecnico comunale, sussistono tutte le condizioni per l’esercizio del potere demolitorio”. L’iter burocratico per l’emissione dell’ordinanza è stato avviato e il Comune ha trasmesso l’apposita informativa alla Telecom S.p.a. “quale committente ed esecutore delle opere abusive” e la Lombardi Immobiliare s.r.l. “quale proprietaria del suolo e degli immobili” che entro i prossimo venti giorni potranno prendere visione e consultare gli atti ed eventualmente formulare osservazioni memorie scritte o documenti che, l’Amministrazione valuterà prima dell’adozione del provvedimento. Contro il traliccio della Telecom, negli ultimi decenni, si sono mobilitati cittadini ed associazioni ambientaliste attraverso petizioni, manifestazioni e raccolta di firme.
Una mobilitazione che gli amministratori hanno tenuto in considerazione ed ora, dopo aver ricostruito tutto l’iter burocratico andando a recuperare gli atti finiti ormai negli archivi, si è deciso di mettere in atto la procedura per la demolizione. Davanti alla presa di posizione dell’ente resta ora da vedere quali azioni intraprenderanno la Telecom e la società proprietaria del terreno.

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