AVERSA – Tragedia familiare in città, tenta di uccidere la moglie e poi si lancia dal quarto piano. In passato l’insegnante di religione aveva picchiato la psicologa. Lei, per amore dei figli, lo aveva lasciato ma non denunciato

AVERSA – Paolo Prisco, insegnante di religione, era andato all’appuntamento con la moglie (i due erano separati) per convincerla, probabilmente, a ritornare insieme. La fermezza della donna, Paola, nella vita psicologa, hanno, forse scatenato l’ira del 54enne che avrebbe colpito con numerose coltellate (forse più di 50) la consorte. Poi, credendola morta si è lanciato nel vuoto dal quarto piano, uccidendosi. Non era la prima volta che l’uomo usava violenza verso la moglie. Già in passato, infatti, aveva schiaffeggiato e piacchiato la donna che però non aveva mai denunciato il marito. Probabilmente, per amore dei figli. Paolo, però, ha avuto il coraggio di lasciarlo con la speranza di evitare situazioni peggiori. Ieri mattina la tragedia quanto, intorno alle 10.00, in Aversa, alla via Archeologia n. 54, PRISCO Paolo classe ’74, insegnante, ha accoltellato la moglie Paola G.  77, psicologa, ferendola con tantissime coltellate  al volto, torace e all’addome.  La donna si trova attualmente ricoverata presso l’ospedale Moscati di Aversa. Le sue condizioni sono gravi ma non in pericolo di vita.  L’uomo, dopo aver ferito la consorte, ha tentato prima di tagliarsi le vene dei propri polsi, lanciandosi poi lanciarsi dal quarto piano dell’abitazione in cui la donna viveva unitamente a due figli minori, rispettivamente di 2 e 5 anni. I due bambini al fatto erano presenti in casa. I coniugi ertano separati da circa un mese.  L’uomo si era recato presso l’abitazione della moglie per prelevare i figli, quando è scoppiato un litigio per motivi al momento sconosciuti. Durante la lite i coniugi si erano chiusi all’interno di una stanza ma quando la discussione si era accesa eccessivamente, la donna è riuscita ad aprire la porta per avvertire uno dei figli al fine di poter chiedere aiuto.  L’uomo già in passato si era reso responsabile di altri episodi di aggressione nei confronti della moglie, la quale non aveva mai denunciato.