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Sparanise – Lavori pubblici e irregolarità negli affidamenti alle “solite” ditte: i Commissari revocano affidamenti per circa 340mila euro

Sparanise –  I Commissari nominati del Ministro degli Interni, alla guida del municipio di Sparanise dopo lo scioglimento dell’amministrazione guidata dall’ex sindaco Salvatore Martiello, hanno avviato la ricognizione – tuttora in atto – delle procedure di affidamento condotte dall’Ente in epoca antecedente al proprio insediamento, per verificarne eventuali profili di illegittimità. Hanno revocato ben sei affidamenti per un valore complessivo di circa 300mila euro.  Sono stati revocati
4 affidamenti alla società Dreams House Immobilare srl, società amministrata da Adriano Verta;
1 affidamento alla Costrad srl di Vitulazio, amministrata da Adolfo Raimondo;
1 affidamento è stato revocato alla New Edil Group, di Francolise, impresa amministrata da Egidio Romagnoli di cui era socio anche il figlio Claudio Romagnoli, noto professionista di Sparanise che si candidò nella lista con il sindaco Martiello, senza essere eletto.
Alla Dreams House di Sparanise sono stati revocati lavori per circa 220mila euro
Alla Costrad srl di Vitulazio sono stati revocati lavori per circa 83mila euro
Alla New Edil Group di Francolise sono stati revocati lavori per circa 40mila euro
La verifica avrebbe messo in evidenza molteplici anomalie e svariate criticità nelle procedure di affidamento effettuate dall’ufficio tecnico nel periodo novembre dicembre 2022. Mancato rispetto dei codici degli appalti ed in particolare una gestione amministrativa non improntato ai principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché di pubblicità. Secondo i commissari, inoltre, ci sarebbe stata violazione del principio di rotazione, l’ufficio tecnico, infatti, piuttosto che procedere con procedure ad evidenza pubblica, si è limitato ad affidare ripetutamente alle stesse ditte una serie di lavori, sempre, con importi inferiori alla soglia di 150.000,00 euro stabilita dalla legge n. 120 del 2020 e limitando la scelta dell’operatore economico a una selezione di ditte tramite invito diretto. Secondo i Commissari ci sarebbe stata una grave violazione del divieto di artificioso frazionamento degli appalti, infatti, il ricorso sistematico all’affidamento di lavori, servizi e forniture sotto soglia viola il divieto di artificioso frazionamento degli appalti di cui all’art. 35, comma 6, d.lgs. 50/2016. Il frazionamento non può essere giustificato con la mancanza di programmazione delle spese, il valore dell’appalto è quantificato al momento dell’invio dell’avviso di indizione della gara o del bando di gara o, nei casi in cui ciò non è previsto, al momento in cui l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore avvia la procedura di affidamento del contratto. La scelta del metodo per il calcolo del valore stimato di un appalto non può quindi essere fatta con l’intenzione di escluderlo dall’ambito di applicazione delle disposizioni del Codice dei contratti relative alle soglie europee.

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