SESSA AURUNCA – “Lo Stato contro di noi, aumenta i costi e riduce i ricavi”: ecco lo sciopero tabaccai

Sessa Aurunca (Melina Vitale)–  Via allo sciopero dei tabaccai. Aderisce circa l’85% dei tabacchini italiani. Richiedono un aumento dell’aggio. Anche quelli del comune di Sessa Aurunca hanno aderito. Domenica sera, affisso alle saracinesche dei tabacchini, i consumatori hanno trovato questo manifesto: “Contro un governo che ci aumenta i costi e ci riduce i ricavi, lunedì mattina non vendiamo tabacchi per sciopero. Ci scusiamo con la gentile clientela”. Da ieri mattina quindi è scattato in tutto Italia lo sciopero: si tratta di una serrata di tre ore ogni lunedì, dalle 9.00 alle 12.00, orario nel quale non saranno vendute sigarette, fino a quando non si troverà un accordo con le autorità competenti. I tabaccai saranno liberi di tenere aperti il negozio ma non potranno vendere tabacco ai clienti. In realtà la maggior parte hanno deciso di rimanere chiusi del tutto. Vista la perdita delle redditività delle tabaccherie, i gestori puntano ad ottenere un aumento dell’aggio, ovvero la percentuale di guadagno sulla vendita delle sigarette. Per quanto riguarda i rappresentati dei tabaccai, dicono di aver provato a spiegare l’origine dell’impoverimento di una categoria considerata a torto, ricca. I tabaccai quindi scioperano e chiedono l’aumento dell’aggio. Inoltre ricordano che il loro guadagno è una percentuale di quei prezzi e che, quindi, più questi scendono il loro aggio deve aumentare. Solo così si può compensare la perdita di redditività delle loro tabaccherie sfinite dal calo delle vendite, connesso anche al mercato illecito e al proliferare di prodotti surrogati.
“Siamo pronti – dichiara Giovanni Risso, Presidente Nazionale della FIT – a replicare a breve la nostra protesta con altre iniziative che spingano i gestori ad aprire con noi un serio tavolo delle trattative”. “La ferma risposta della nostra categoria – conclude Risso – farà riflettere i gestori sulla necessità di riconoscere il nostro ruolo”.