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VAIRANO PATENORA – Consiglio comunale, Martone “ammonisce” Cantelmo

VAIRANO PATENORA – Consiglio comunale, il bilancio di Lino Martone del gruppo Torre: “Finalmente ieri si è tenuto il tormentato Consiglio Comunale che come gruppo avevamo chiesto in data 4 luglio scorso e che,perentoriamente per Legge, doveva essere riunito non oltre il 24 del mese di luglio. Per non venir meno alla continua richiamata volontà di mantenere rapporti civili, il sindaco Cantelmo è stato solo avvisato che alla prossima occasione che si dovessero verificare approssimazioni del genere ci saremmo rivolti formalmente al Prefetto per far convocare il Consiglio. I punti all’OdG su cui avevamo chiesto la convocazione dell’Assemblea erano essenzialmente quelli di far chiarezza sulla vicenda PUC,TAVERNA CATENA  e la vicenda legata alla controversia con il dipendente Di Nocera in relazione alla sentenza della Corte dei Conti Nazionale. La Giunta ha anche riportato in Consiglio la dovuta obbligatoria integrazione della Commissione per il Paesaggio per l’ineleggibilità dell’architetta Di Sisto e la convenzione con l’Associazione NOVAP di Protezione Civile; su quest’ultima questione, con lettera formale, avevamo già contestato alla Giunta di non attribuirsi poteri di sottoscrizione di Convenzioni che sono di esclusiva competenza del Consiglio. Su due punti importanti, il PUC e la Convenzione con la NOVAP, si è trovata una prima intesa e si è fatta chiarezza. In particolare sul PUC nessuno più può nascondere, come è stato fatto con logica clientelare in campagna elettorale 2012, a differenza della lista TORRE, che occorre rifare da capo tutta la procedura di pubblicazione e adeguarlo alle linee obbligatorie del PTCP che fanno scendere a ¼(un quarto) le previsioni di espansione della precedente elaborazione,impresentabile alla Provincia, con particolare riguardo alle zone di completamento e al centro storico. Dunque chi si era illuso di continuare nella rendita urbana speculativa e attraverso questa strada mantenere il blocco dei consensi elettorali si mettesse, adesso, l’anima in pace. E’ stato anche raggiunta l’intesa di dar vita a incontri intermedi,settembre, con le espressioni significative della Società vairanese, prima ancora delle consultazioni formali previste dalla Legge regionale. Sul punto della convenzione con la NOVAP circa alcune funzioni integrative dell’attività propria spettante al Comune e al Sindaco, è stata raggiunta l’intesa che la convenzione ha una durata limitata sino all’approvazione di un PIANO ORGANICO DI PROTEZIONE CIVILE del Comune, obbligo di Legge. Nel senso che tale convenzione non può non essere collocata dentro le funzioni e i punti strategici del Piano su cui organicamente stanno lavorando i capigruppo di maggioranza e minoranza. Sulle altre due questioni, Taverna Catena e questione Di Nocera, invece continuano ancora troppi dubbi e qualche reticenza. In particolare su Taverna Catena è stato contestato l’attendismo e il ritardo per il quale, pur avendo fatto tutte le notifiche diffida, ancora non si è proceduto all’acquisizione al patrimonio pubblico di 10 volte la superficie dello stabile, TU Edilizia 380, dichiarata abusiva dalla Giustizia Civile e Amministrativa e con la diffida della Regione Campania a procedere in via immediata. Il sindaco ha informato, pur ribadendo a nome di tutto il Consiglio che non procederà ad alcuna sanatoria e manterrà l’impegno votato in Consiglio del 2012 della pubblica acquisizione, che è in atto un nuovo procedimento avanti al TAR Campano dai Tizzano con prima udienza fissata per il prossimo 4 dicembre, decisa nell’udienza preliminare tenuta a marzo di quest’anno. Forte è stata la contestazione dello scrivente gruppo poiché non si comprende come sia stato possibile riaprire un contenzioso amministrativo che fu derubricato e tolto dal ruolo dallo stesso TAR, poiché improponibile, a novembre 2011. Perché non si è data la dovuta informazione su questa udienza preliminare tenuta a marzo; chi vi ha partecipato e perché non è stato immediatamente risposto NO a una nuova richiesta di sanatoria, pare presentata dai Tizzano e sulla cui base, pare, abbiano ripreso il ricorso derubricato. Vi è stato l’impegno di tenere una rapida riunione, inizi di settembre, per fare un incontro con i legali, in particolare con l’avv.On.Sarro, per far luce su questo strano intrallazzo e su cui, il gruppo Torre, in parallelo chiederà all’Autorità Giudiziaria di far luce su questo strano mistero.  Sulla vicenda Di Nocera l’osservazione del gruppo Torre è partita dalla contestazione del fatto che per la seconda volta si deliberano fatti legati all’interesse di un dipendente e non si assentano,come dovuto per Legge, i parenti e affini entro il 4° grado. Nella delibera oggetto del ricorso alla Corte dei Conti vi era l’ex sindaco Visco; attualmente i parenti sono aumentati a due, il sindaco Cantelmo e l’assessore Zanfagna. Il capogruppo Martone ha precisato, con la dovuta onestà intellettuale, che non vi è alcun preconcetto sia nei confronti di Di Nocera, che invece stima per le sua qualità professionali, ne vi sono dubbi o sospetti contro gli amministratori parenti, ma il Paese non può assistere invano allo sperpero di qualcosa che supera 300 mila Euro che non sono affatto una gratifica del lavoro ma di un privilegio; uno sperpero che Vairano, alle prese con grossi problemi finanziari non si può proprio permettere. Vero è che la Corte dei Conti nazionale ha fatto una sentenza annullando quella della Corte Campana, ma con motivazioni incomprensibile che vanno assai oltre i suoi compiti, invadono la giurisdizione del Lavoro che non è affatto di sua competenza e per questo è possibile ricorrere in Cassazione. Eì proprio incomprensibile e assai dubbioso un provvedimento che parte dalla considerazione che i procuratori sono passati avvocati in automatico per Legge, come se un avvocato che fa un legittimo concorso per usciere poi diventa in automatico e per accordo sindacale un dirigente. Non è chiaro poi  chi si è costituito in opposizione al ricorso di appello presentato dagli ex amministratori e con quali argomentazioni. Al termine della discussione non vi è stata alcuna votazione e anche in questo caso il gruppo TORRE ha chiesto una rapida riunione di legali appropriati,altre l’invito a revocare la delibera di giunta con presenza di parenti sospendendo ogni ordine di provvedere alla corresponsione di arretrati al dipendente Di Nocera. Il gruppo Torre inoltre ha insistito affinchè si potesse giungere a un confronto onesto con il dipendente Di Nocera gratificandolo per la sua vera professionalità ma togliendo di mezzo sprechi e privilegi insopportabili. Infine il gruppo Torre ha annunciato che su questo punto non si fermerà a chiedere Consigli Comunali ma si attiverà anche per un proprio ricorso in Cassazione se necessario e chiederà, anche in questo caso, all’Autorità Giudiziaria, a cominciare dalla Procura di Roma, affinchè si faccia chiarezza su questo strano caso. (comunicato stampa)

 

 

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2 commenti

  1. grillo sparlante

    La sentenza della sezione centrale della Corte dei Conti che ha riguradato il Di Nocera è impugnabile per motivi di giurisdizione, ex art. 111, ult. comma, della Costituzione, dinanzi alle Sezioni Unite della Cassazione, perché in tutta evidenza il giudice contabile è andato molto al di là della competenza giurisdizionale ad esso assegnato dalla legge e, quindi, le SSUU della Suprema Corte possono correggere l’errore, per cui l’Amministrazione comunale ha il DOVERE di proporre ricorso a garanzia della corretta applicazione della legge.

  2. Domanda tecnica. Ma la cassazione in materia di responsabilità non può essere adita solo per la giurisdizione dal procuratore della corte dei conti? Quale legittimazione ha il comune per proporre ricorso? Cosa c’entra la cometemA del giudice del lavoro se la corte ha solo valutato la legittimità dell’operato degli amministratori? Voi che siete fini giuristi mi rispondete ?