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CERRETO SANNITA – Abuso d’ufficio in municipio: sindaco assessori e funzionari sotto processo. La sentenza

Cerreto Sannita – Il Tribunale di Benevento, sezione penale collegiale, all’esito di una complessa istruttoria dibattimentale ha assolto dal reato di abuso d’ufficio l’attuale e l’ex Sindaco di Cerreto Sannita, unitamente ad alcuni attuali ed ex assessori comunali, nonché ad alcuni funzionari.  Gli stessi erano stati rinviati a giudizio dal GUP del Tribunale di Benevento con l’accusa di abuso d’ufficio, ravvisata nel presunto “ingiusto vantaggio patrimoniale” di oltre 144mila euro – la somma pagata dal 2014 al 2017- che sarebbe stato procurato a Giordano Michela, affidataria del servizio di trasporto scolastico degli alunni  “attraverso il frazionamento del servizio annuale in più tranche mediante piccoli affidamenti diretti della durata di pochi mesi”.  I fatti andavano fino al 30 dicembre 2016, l’assoluzione è stata emessa  – le cariche sono dell’epoca-  nei confronti Pasquale Santagata, 68 anni, sindaco dal maggio 2011 al giugno 2016 e poi vice sindaco fino al 27 dicembre 2018; l’attuale primo cittadino Giovanni Parente, 67 anni, allora assessore alla polizia urbana, Lorenzo Morone, 76 anni, assessore alla Cultura e vice sindaco dal maggio 2011 al giugno 2016, Ciro Melotta, 71 anni, assessore ai Lavori pubblici (maggio 2011 – giugno 2016), Mario Carangelo, 47 anni, assessore con delega ad Agricoltura ed Ambiente (maggio 2011 – giugno 2016), Vincenzo Di Lauro, 41 anni, assessore alla Pubblica istruzione e all’Ambiente dal 20 giugno 2016, Emilia Florenzano, 69 anni, di Frasso Telesino, segretario generale fino al settembre 2017, responsabile del I Settore fino al 31 dicembre 2013, quando era subentrato, dal gennaio 2014 all’ottobre 2017, Gerardo Iannella, 57 anni, di Cerreto Sannita, e Michela Giordano, 32 anni, di Cerreto Sannita, titolare di una ditta di noleggio autobus. Nel mirino degli inquirenti una serie di delibere dal settembre 2013 al dicembre 2016 con le quali sarebbe stato prorogato il servizio in modo illegittimo. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Vincenzo Cortellessa, Angelo Leone, Silvio Falato, Giuseppe D’Agostino, Antonello Faenza, Luigi Rotondi, Raffaele Micillo, che hanno – sin dall’inizio –  sostenuto la legittimità dell’operato delle due amministrazioni, quella guidata dal Sindaco Santagata e quella guidata dal Sindaco Parente, ispirata a garantire il mantenimento di un servizio essenziale nonostante le gravi difficoltà finanziarie in cui si trovava, all’epoca, l’Ente comunale. Il Tribunale di Benevento accogliendo le tesi difensive ha assolto tutti i 9 imputati perché il fatto non sussiste.

 

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