PIEDIMONTE MATESE – Camorra e sanità, il ricorso presentato dai legali dell’imprenditore Orlando Cesarini è stato respinto. La suprema corte di Cassazione, ha confermato la sentenza emessa dai giudici di Appello di Napoli. Per questa ragione, ieri, i carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese hanno trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere l’anziano imprenditore matesino. Dovrà scontare in carcere il residuo di pena previsto dalla sentenza. Qualche anno fa, nelle provincie di Caserta, Napoli e Verona, all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, personale della D.I.A. di Napoli eseguì un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di 10 indagati e degli arresti domiciliari nei confronti di altri quattordici, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso (art. 416 bis); corruzione (art. 319 c.p.), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.), abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), con l’aggravante del metodo mafioso (art. 7 L. 203/91).
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