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Ailano – Approvazione consuntivo 2019, la minoranza chiede la rettifica dell’orario di convocazione e scrive al Prefetto

Ailano –  Il 26 giugno si è svolta ad Ailano una seduta di consiglio comunale che tra i vari punti all’ordine del giorno prevedeva l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio 2019. I consiglieri di minoranza (Mario Lanzone, Alessandro Cafasso e Andrea De Lellis) chiedevano la rettifica dell’orario di convocazione  ai sensi dell’articolo 38 comma 7 del Decreto Legislativo 267/00 che testualmente recita  “Le sedute del consiglio e delle commissioni sono pubbliche salvi i casi previsti dal regolamento e, nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti”.
Infatti i consiglieri comunali dichiaravano di essere impegnati in attività lavorative non rimandabili (esami di Stato e attività lavorativa presso datore di lavoro privato), chiedendo di posticipare la seduta di un’ora e mezza. Tale missiva veniva inviata anche al Prefetto di Caserta. La prefettura richiamava il sindaco e la segretaria comunale al rispetto della normativa vigente preordinata a consentire la massima partecipazione dei consiglieri comunali alle sedute di consiglio comunale. Ma mentre l’articolo 38 del D.lgs 267/00 fa esclusivo riferimento all’orario di lavoro dei consiglieri comunali, nella risposta inviata alla Prefettura il Sindaco si giustifica indicando problemi familiari di alcuni consiglieri e alla distanza della segretaria comunale dalla sede di lavoro alla propria residenza. In realtà molti in paese sostengono che il vero motivo delle convocazioni delle sedute dei consigli comunali non in orari serali sia proprio l’indisponibilità della segretaria comunale. Sembrerebbe che la segretaria comunale che pur essendo residente a centinaia di chilometri di distanza percepisce uno stipendio lordo annuo di €. 58.800,00 (decreto del sindaco di Ailano n°9 del 25 febbraio 2020) oltre alla possibilità di ottenere anche una indennità di risultato pari al 10% dello stipendio lordo, non sia disponibile a partecipare alle sedute di consiglio comunali in orario successivo alle 19:00.  Tra i punti all’ordine del giorno della seduta di consiglio vi era l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio 2019 che si chiudeva con un disavanzo di amministrazione di €-568.095,57-
Disavanzo così elevato determinato dall’applicazione della nuova normativa relativa all’accantonamento ai fondi di dubbia esigibilità che determina un disavanzo cosi elevato anche in presenza di una sostanziale conferma degli importi dei trasferimenti statali e della riduzione delle spese per gli stipendi dei dipendenti (visti i ben tre pensionamenti negli ultimi due esercizi). Proprio per la particolare delicatezza dell’argomento il sindaco faceva partecipare alla seduta anche il neo responsabile finanziario del Comune di Ailano il dottor Vincenzo Vecchio, in modo da fornire rassicurazioni ai consiglieri di fronte all’approvazione di un disavanzo cosi elevato. Il rendiconto veniva  approvato con il voto favorevole del sindaco e dei consiglieri, Di Fiore, Cantelmo, Morra, Imbroglia, Vessella , l’astensione del consigliere De Santis ed il voto contrario del consigliere Cafasso (unico presente delle minoranza). I consiglieri comunali Lanzone e De Lellis a causa di impegni lavorativi non rimandabili e al mancato accoglimento della loro richiesta di posticipare  di un’ora e mezza (!!!!) l’orario di convocazione non hanno potuto partecipare alla seduta di Consiglio Comunale ed hanno inviato un’ ulteriore missiva alla Prefettura di Caserta lamentando che il mancato rispetto dell’articolo 38 comma 7 del Dlgs.267/00  ha arrecato un danno  alle prerogative del consigliere comunale pregiudicandone il corretto svolgimento pregiudicando la possibilità di esercitare  i propri compiti di consiglieri comunali inibendo l’espletamento dei diritti propri dello status di consigliere e la conseguente impossibilità ad esercitare le facoltà espressamente previste dall’art. 43 del Testo Unico Enti Locali D. Lgs. 267/2000.

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