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Sessa Aurunca – “Pietra d’inciampo”, il Miur ha assegnato la targa commemorativa al liceo A. Nifo

Sessa Aurunca – Oggi presso la sede del Liceo Classico “A. Nifo” si è tenuta la cerimonia d’installazione della “Pietra d’inciampo” assegnata dal MIUR in occasione del Giorno della Memoria. Il  Ministero dell’Istruzione, in considerazione dell’alto valore educativo e formativo della Giornata della memoria, ha promosso un’iniziativa per indurre i ragazzi a riflettere sul rispetto di quei diritti che sono alla base della società civile e tener vivo il drammatico ricordo della Shoah. “L’indifferenza contiene le chiavi per comprendere le ragioni del male” ed è dalla necessità di ricordare e di essere partecipi dei bisogni dell’umanità che nasce l’iniziativa che  ha preso spunto  dal lavoro dell’artista tedesco Gunter Demnig, che, fin dal 1992, ha dato il via all’opera di installazione, nelle diverse città europee,  delle pietre d’inciampo, piccole targhe d’ottone, grandi quanto un sampietrino, collocate davanti la porta della casa nella quale abitò un deportato e di questi ne recano il nome, l’anno di nascita, la data, il luogo della deportazione e la data di morte. Lo scopo delle suddette pietre è quello di preservare la memoria delle deportazioni, e l’inciampo rappresenta metaforicamente un invito alla riflessione. Lo stesso obiettivo hanno le targhe commemorative realizzate dal Miur e distribuite a duecento scuole italiane.  Gli studenti del Liceo Artistico “A. Nifo” hanno eseguito una suggestiva ed emozionante performance, offrendo ai rappresentanti delle Istituzioni presenti e delle Associazioni un momento altamente significativo. All’installazione della targa è seguita la posa delle pietre da parte degli studenti del Nifo: “La pietra rappresenta l’eternità per la popolazione ebraica – ci ha spiegato il Dirigente Scolastico Giovanni Battista Abbate – si procede in fila indiana portando una pietra con la mano sinistra che viene deposta come simbolo di eternità e di unicità della persona. Salvare un uomo é salvare l’umanità, recita il Talmud”. Il progetto del Miur prende il via, dunque, da un progetto monumentale europeo per tenere viva la Memoria di tutti i deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti che non hanno fatto ritorno alle loro case. Pietre d’Inciampo furono posate in Italia a Roma a partire dal 2010. Per spiegare la propria idea, Gunter Demnig – che posa personalmente le “Pietre d’Inciampo” – ha fatto proprio un passo del Talmud: “Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”. Obiettivo della “Pietra d’Inciampo”, un inciampo emotivo e mentale, non fisico, è mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazista invitando allo stesso tempo chi passa a riflettere su quanto accaduto in quel luogo e in quella data, per non dimenticare e affinché tali orrori non possano più ripetersi.

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