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TEANO – I primi quattro mesi del vescovo Cirulli, il pastore del “fare concretamente”

TEANO (di Nicolina Moretta) – Il Vescovo Giacomo Cirulli ha preso possesso della Diocesi di Teano – Calvi il 27 Dicembre 2018, ma prima di conoscere lui abbiamo conosciuto il suo stemma, sul quale ha scritto: “Mi consumerò per le vostre anime.” Una promessa di amore assoluto e inesauribile che già nei primi quattro mesi di missione vescovile abbiamo avuto modo di sperimentare. Già prima del suo insediamento si parlò dell’automobile nuova che avrebbero voluto regalargli i sacerdoti della nostra Diocesi, ma lui non volle nulla per sé e suggerì di fare opere di bene, anche per la mensa dei poveri da lui fondata a Orta Nova. La sera del suo insediamento vescovile, nella Cattedrale di San Paride a Teano, fra la calca dei fedeli presenti, una donna si sentì male e fu trasportata all’ospedale di Sessa Aurunca, in quella stessa sera il Vescovo Cirulli andò a farle visita. Dalle sue prime mosse e dalle prime omelie, l’ex presidente dell’Azione Cattolica diocesana, la maestra Rosanna Laurenza, lo definì: “papafranceschiano”, in lui aveva visto quella chiesa in “uscita” verso le persone comuni e gli umili, tanto cara a papa Francesco. Egli è stato nominato vescovo proprio da papa Francesco. Sin dai primi giorni del suo mandato vescovile ha condiviso la tavola con gli anziani di varie condizioni. Nelle sue omelie cita relativamente spesso papa Francesco, ma, in particolare, quando dice di fare del bene, usa frequentemente l’espressione: “Fare concretamente”, come se l’etereità del verbo ‘fare’ avesse necessariamente bisogno del supporto reale e terreno dell’avverbio ‘concretamente’. Così come in questi quattro mesi ha girato instancabilmente in lungo e in largo le settanta due parrocchie della Diocesi. Ha incontrato autorità e persone comuni, spesso preferendo le seconde ai primi. In occasione della recente assegnazione della medaglia d’argento al Valore Civile al Comune di Roccamonfina, è rimasto per tutta la cerimonia in piedi fra le persone comuni, lontano dalle autorità che sedevano in prima fila, nonostante fosse stato invitato a sedersi e così ha fatto in altre cerimonie precedenti. Ha a cuore lo sviluppo del territorio dell’Alto Casertano e ha già firmato un’intesa per sostenere la conoscenza e la conservazione dei beni storici e culturali con i sindaci:  Francesco Zarone del Comune di Pietravairano, Nicola Di Benedetto del Comune di Teano e con Antonio Salerno alla guida del Polo museale della Regione Campania. Le persone comuni hanno già compreso la bontà e il desiderio di vivere concretamente il Vangelo del Vescovo Cirulli, di lui dicono: “E’ bravo! E’ buono!” Poi, nel tentativo di trovare un riscontro storico, aggiungono: “Somiglia al Vescovo Francesco Tommasiello. E concludono: “ Ma non è che se ne va?!” No, non ci abbandonerà, l’ha scritto nel suo stemma: “ Mi consumerò per le vostre anime.”

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