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foto di repertorio

CAMPANIA / CASERTA – Riaprono le scuole. Tra spese, tagli, innovazioni promesse e riforme l’unica certezza sono i costi: quasi 400€ ad alunno.

primo giorno di scuola

CAMPANIA/ CASERTA (di Alessandro Staffiero) –  Il 15 Settembre riaprono le scuole. Tra spese, tagli, innovazioni, promesse e riforme, l’unica certezza sono i costi: quasi 400€ ad alunno. Il prossimo 15 Settembre in tutta la Regione Campania riapriranno le scuole.

Il calendario ufficiale dovrebbe seguire questo schema:

Inizio Lezioni: 15 settembre 2014
Termine Lezioni: 10 giugno 2015
Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
Festività Pasquali: dal 2 al 7 aprile 2015
Altre Festività: 2 maggio (ponte del primo maggio); 1° giugno (ponte del 2 giugno)
Note: La scuola dell’infanzia termina le attività educative il 30 giugno 2015
Da aggiungere la festa del Santo Patrono locale e le seguenti Feste Nazionali:

  • tutte le domeniche;
  • il primo novembre, festa di tutti i Santi;
  • l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
  • il 25 dicembre Natale;
  • il 26 dicembre;
  • il primo gennaio, Capodanno;
  • il 6 gennaio, Epifania;
  • il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
  • il 25 aprile, anniversario della liberazione;
  • il primo maggio, festa del Lavoro;
  • il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica

Stamane, a Bolzano, le campanelle hanno dato il via all’inizio delle lezioni dell’anno scolastico 2014-2015 e sarà così via via in tutte le altre zone della penisola fino alla prossima settimana, quando le ultime due Regioni, la Puglia e la Sicilia, apriranno le porte agli studenti. 8 milioni di ragazzi che faranno i conti con l’acquisto dei testi, in alcuni casi del corredo (zaini, grembiuli, quaderni, penne etc..) e anche del materiale per le pulizie (sapone, carta igienica, rotoli asciugamani).  Circa 400 euro il costo medio per ogni alunno che può salire sino a 600 euro, il 2% in piu dell’anno passato.
E sarà veramente molto pesante affrontare queste spese per quelle famiglie che hanno piu di un figlio da mandare a scuola. Non sarebbe neanche questo il grosso problema perchè le famiglie italiane sono abituate ai sacrifici, il dramma è l’incertezza dell’organico. Studenti senza insegnanti, supplenze con il contagocce,  in attesa della riforma annunciata dal Premier Renzi che promette una “Buona scuola”, un progetto ambizioso che sà però di solita minestra riscaldata!
Una nota poi che ha dell’assurdo è quella relativa  al programma in 12 punti, pubblicato sul sito www.passodopopasso.italia.it , che presentava errori di suddivisione in sillabe. Dire che cominciamo  bene è un eufenismo!