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SPARANISE – Il giallo della scomparsa di Piccolo, gli ultimi contatti

SPARANISE – L’ex sindaco di Sparanise, Salvatore Piccolo, è  sparito dallo scorso lunedì. Intorno alle ore dieci parla al telefono con alcuni consiglieri comunali per concordare azioni comuni; Piccolo dice di essere in tribunale, probabilmente, Santa Maria Capua Vetere e che da lì a poco sarebbe rientrato.

Le ultime telefonate
Alle 13e45 riceve la telefonata della figlia più grande che chiede al padre un passaggio per raggiungere casa. L’avvocato però prega la figlia di proseguire a piedi giustificando questa sua decisione con un impegno  professionale a Piedimonte Matese dove doveva incontrare un suo collega. Un appuntamento però al quale Piccolo non sarebbe mai arrivato. L’ultima telefonata è stata quella con un cliente, un commerciante di Sparanise, alle 13e50. Piccolo conferma l’appuntamento per  15e30 e dice di trovarsi sulla statale Telesina.

L’ingresso in autostrada
Dopo questa telefonata i cellulari del professionista vengono spenti.  Alle ore 17e36, secondo alcune indiscrezioni raccolte in paese,  sarebbe entrato  con la sua Alfa59, al casello di Caianello  dell’A1. Poi più nulla. Probabilmente avrà imboccato il casello sammaritano dell’A1 ma non per rientrare a Sparanise.

La denuncia della moglie
Martedì sera è scattato l’allarme dopo che la moglie – Maria Consiglia – ha presentato denuncia presso la locale caserma dei carabinieri. I telefoni cellulari dell’ex primo cittadino di Sparanise risulterebbero spenti, ogni tentativo di rintracciarlo presso parenti e amici sarebbe risultato vano.

Le ipotesi
Tutte le piste, al momento sembrano buone, le ricerche, condotte dai carabinieri di Sparanise, coordinati dal capitano De Risi della compagnia di Capua,  non escludono alcuna ipotesi.  L’allontanamento volontario sembra essere, al momento, l’ipotesi più credibile; tuttavia restano aperte anche altre piste. Salvatore Piccolo, 49 anni, è spostato e padre di due figli, entrambi minorenni ai quali è stato sempre molto legato.
Il profilo
Dopo aver frequentato il liceo scientifico a Santa Maria Capua Vetere, si iscrive alla facoltà di giurisprudenza all’Università Federico II dove nel 1989 si laurea. Negli anni novanta, dopo il tirocinio, svolge la professione di avvocato e coltiva la passione per la politica. Nel 2000 si candida alle elezioni comunali tra le fila della lista civica “Insieme per Sparanise” che vince la tornata elettorale.  Piccolo, con più di 300 preferenze, entra nella giunta del riconfermato sindaco Antonio Merola con l’incarico di assessore ai lavori pubblici. Nel 2005, sempre con la stessa lista civica, si candida, invece, alla carica di sindaco e con 2350 voti conquista la fascia tricolore. Ricopre il mandato di sindaco durante tutto il periodo della costruzione e dell’entrata in esercizio della discussa centrale turbogas ubicata nell’area industriale della ex Pozzi. Nel febbraio del 2009 viene sfiduciato da nove consiglieri, 4 di maggioranza e 5 di opposizione.  Nel mese di giugno dello stesso anno, Piccolo si ricandida a capo della Lista Popolare ma esce sconfitto dalle urne. Dal 2009 ad oggi è capogruppo di minoranza in seno all’attuale consiglio comunale.  Da circa un anno era segretario cittadino del Nuovo Psi. Per qualche tempo ha difeso, come legale, gli interessi di Giuseppe Papa nell’ambito dell’esproprio che contrapponeva il boss della zona alla Tav.

Sono ormai passate 48 ore da quando Salvatore Piccolo, già sindaco di Sparanise dal 2005 al 2009 ed attuale consigliere di minoranza, è letteralmente scomparso. Nella giornata di ieri la moglie Maria Consiglia, dopo aver aspettato invano per quasi 24 ore il suo rientro a casa, ha denunciato la sua scomparsa al comando della stazione dei carabinieri di Sparanise retta dal comandante Pierfrancesco Bardi. Da quel momento, proprio per la notorietà della persona in questione, la notizia ha fatto rapidamente il giro della città scatenando mille interrogativi. Parallelamente sono iniziate le prime indagini finalizzate alla ricerca dell’ex sindaco di Sparanise che, dopo una serie di riscontri, hanno consentito alle forze dell’ordine di ricostruire gli ultimi contatti certi. Secondo la ricostruzione, nelle prime ore del pomeriggio di ieri l’avvocato si trovava per motivi professionali a Santa Maria Capua Vetere da dove, in base ad una telefonata con un suo cliente registrata nel primo pomeriggio, si sarebbe dovuto recare a Piedimonte Matese. Dalla città del foro Piccolo ha imboccato successivamente il casello autostradale dell’A1 varcando, con la sua alfa 159 colore grigio fumè, la porta telepass, non si sa se in direzione sud oppure, come è più verosimile considerata la presunta destinazione, in direzione nord. Da quel momento, e intanto sono passate altre 24 ore, non si hanno più notizie certe dell’avvocato Piccolo, risulta spento anche il telefonino cellulare, la cui scomparsa sembra avvolta in un mistero. Ma se fino a ieri le ipotesi potevano spaziare su un campo molto vasto, con il passare delle ore è assolutamente lecito, come da prassi stabilita dagli inquirenti, inserire nel novero anche quelle meno leggere. Di certo c’è che le forze dell’ordine, come confermato dal maresciallo Bardi, stanno indagando a 360 gradi e non tralasceranno alcun particolare fino a quando non si riuscirà a rintracciare Salvatore Piccolo. La notizia, come era facilmente intuibile, sta letteralmente monopolizzando i contatti umani tra gli sparanisani ed è inevitabile, anche per un legame di natura affettiva che i cittadini nutrono nei confronti di una persona che li ha amministrati tutti per 4 anni, elaborare ipotesi relative alla sua scomparsa. Ma certamente in queste ore di angoscia il pensiero non può che essere rivolto ai familiari di Piccolo, che stanno affrontando emozioni molto intense e laceranti proprio a causa del silenzio che si è interposto tra loro e la persona amata. Più tardi ulteriori aggiornamenti sulla vicenda che tiene con il fiato sospeso l’intera comunità sparanisana.

 

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