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Cellole – Il sindaco di Cellole si prepara al matrimonio con la sposa a “Ri Trono” e gli “Auanti”: una tradizione culinaro-culturale unica di Cellole

Cellole (di Tommasina Casale) – Nel contesto delle festività nuziali del primo cittadino Guido Di Leone e della sua futura sposa Antonella, Cellole si prepara a celebrare una delle sue tradizioni più preziose: il “Ri Trono” con gli immancabili “Auanti”. Questo antico rituale, oltre a essere un augurio per la coppia, rappresenta un autentico patrimonio culinaro-culturale che incarna l’essenza e l’identità della comunità. Il  “Ri trono” (in trono), originariamente una festa che si svolgeva a casa della sposa la sera prima del matrimonio, si è trasformato nel corso degli anni in una celebrazione tenuta il giovedì sera, consentendo agli sposi di affrontare con serenità il grande giorno delle nozze, solitamente la domenica mattina. Questa festa, aperta a tutti i conoscenti, è un’occasione per portare doni alla coppia e condividere momenti di gioia e festa. Ma il vero cuore di questa tradizione risiede negli “Auanti”, una specialità culinaria unica che rappresenta il punto focale della festa. Gli “Auanti”, versione speciale delle classiche chiacchiere di carnevale, sono preparati con cura dalle donne del paese, seguendo ricette tramandate di generazione in generazione dalle loro nonne. Questi deliziosi fiocchi di sfoglia fritti in abbondante olio e spolverati di zucchero sono un simbolo di buon auspicio e autenticità, e non possono mancare in nessuna festa nuziale di Cellole. Mentre le celebrazioni matrimoniali diventano sempre più elaborate, con feste organizzate in locali prestigiosi e preparate da rinomati chef, gli “Auanti” delle donne cellolesi rimangono un elemento imprescindibile, testimoniando la continuità e la vitalità delle tradizioni locali. In vista del matrimonio di Guido ed Antonella, Cellole si prepara a celebrare non solo l’unione di due persone, ma anche la continuità di una cultura ricca di storia e autenticità. Con la speranza che queste preziose tradizioni possano continuare a essere tramandate di generazione in generazione, custodendo gelosamente l’identità e la storia della comunità.

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