MONDRAGONE – La ragazza (all’epoca dei fatti bambina) parla di una rete di pedofili capace di abusare di tante altre bimbe, di produrre filmati audio video che venivano scambiati anche con alcuni paesi esteri. La nipotina prima lo accusa, poi lo scagiona indicando i veri colpevole. Ma alla legge non basta, non importa. E il dramma di Antonio Villano è infinito. (guarda il video con l’intervista)
E’ stato accusato da sua nipote di violenza sessuale, è stato processato e condannato. Ha scontato 10 anni di carcere. Lui non ha mai smesso di gridare la sua innocenza. Non ha smesso durante il processo, durante il carcere e non smette ora, da uomo libero. (guarda il video con l’intervista)
Antonio Villano vuole riaprire quel processo, vuole ottenere la riabilitazione, prima della sua morte vuole che vengano ristabiliti i fatti. La sua nipotina dopo anni dai fatti va dai carabinieri e confessa che a violentarla non è mai stato il nonno. Fa i nomi dei suoi carnefici, indica i nomi di altre piccole vittime, ma le Procure non le credono. (guarda il video con l’intervista).
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