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La famiglia Mottola ascolta la sentenza del giudice

TEANO / ARCE – Omicidio Mollicone, i carabinieri del Ris confermano: Serena è stata uccisa nella caserma di Arce

TEANO / ARCE – Le affermazioni dei militari dell’arma del reparto scientifico sono state fatte durante l’ultima udienza del processo d’appello nei confronti della famiglia Mottola, di aver trovato frammenti di legno ‘lavorato’ e colla sul corpo di Serena Mollicone. Per i carabinieri del Ris le prove scientifiche a supporto dell’accusa ci sono e dimostrano che Serena Mollicone, allora 18enne, entrò nella caserma di Arce, poi, durante una lite, venne sbattuta con violenza contro la porta e poi il suo corpo venne trasportato nei boschi vicino al paese.
Il processo di Appello in corso presso il Tribunale di Roma è stato attivato dal ricorso della Procura di Cassino contro la sentenza dei giudici di primo grado, che assolsero gli imputati, perché gli elementi raccolti in sede di indagine erano lacunosi e non univoci. Il processo di Appello continua.
Il 15 luglio 2022 i giudici di primo grado hanno fatto cadere le accuse nei confronti di Marco Mottola (che ha sempre negato), il padre Franco, ex comandante dei carabinieri di Arce e la moglie Anna Maria per l’accusa di omicidio di Serena Mollicone mentre Vincenzo Quatrale, all’epoca vice maresciallo e accusato di concorso esterno in omicidio, e l’appuntato dei carabinieri Francesco Suprano a cui era contestato il favoreggiamento.

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