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Giovanni Zannini

Mondragone – Provinciali: al pescatore Zannini non piace il “pesce” paesano

Mondragone – Il consigliere regionale Giovanni Zannini getta le “reti” ovunque e ottiene pesca copiosa. La sua rete è sempre piena di “pesci”. Zannini getta reti ovunque tranne che nelle acque del suo Mondragone. Così, guardando la formazione della lista “La Provincia al Centro” – lista organizzata da lui in persona personalmente (come direbbe il Catarella di Montalbano) – non si trova nessun componente del consiglio comunale di Mondragone. Come mai?
Sarà che le lezioni provinciali non hanno alcun valore vero per Zannini?
Sarà che a Zannini non piace nessun componente della maggioranza consiliare mondragonese?
Se essere consigliere provinciali contasse veramente qualcosa, probabilmente, Zannini avrebbe certamente inserito qualche consigliere di Mondragone.
Nella lista troviamo: Marcello De Rosa (Casapesenna), Emilio Nuzzo (San Felice a Cancello), Giovanni Iovino (Cellole), Massimo Russo (Caserta), Michele Apicella (Trentola Ducenta), Gerardo Capitelli (Santa Maria Capua Vetere), Michele Falco (Parete), Giovanna Migliore (Orta di Atella), Angela Sferragatta (Maddaloni), Salvatore Liccardo (Maddaloni), Maria Celeste Cafaro (Bellona), Antonella D’Aloia (Dragoni), Anna Lanzalone (Mignano Montelungo), Giovanna Moio Presenzano (Presenzano), Chiara Pacitto (Roccomonfina), Cesario Villano (Cesa).
Appunto, nessun consigliere di Mondragone. Cosa strana e singolare. Si voterà per il rinnovo dell’assemblea provinciale il cui presidente resta Giorgio Magliocca, sindaco di Pignataro Maggiore. Il presidente è l’unica figura con veri poteri all’interno dell’ente provincia dopo la riforma varata dal governo Renzi. In questa tornata elettorale (di secondo grado perché fatta solo dal voto dei consiglieri comunali in carica) sarà rinnovata solo l’assemblea dei nuovi consiglieri che avranno – più o meno – il ruolo di semplici comparse nell’ambito di un ente che riconosce poteri solo al presidente. Gli altri ci stanno giusto per il gusto di “partecipare” e per il proprio curriculum. Si vota il 10 dicembre e saranno chiamati alle urne sindaci e consiglieri comunali attualmente in carica. Ogni voto sarà ponderato in rapporto alla popolazione del Comune di appartenenza. Sedici le poltrone a disposizione.

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