Riardo –  Solita intolleranza e arroganza politica: stracciati i manifesti di Uniti per Riardo

Riardo – Il clima politico riardese è ancora rovente, l’intolleranza e l’arroganza di una parte politica – che non ama essere né criticata né contraddetta probabilmente perché a corto di valide argomentazioni da contrapporre – è venuta prepotentemente a galla. Ed è un brutto segnale per la democrazia e per la libertà di espressione. Ignoti (nei volti e nei nomi ma facilmente riconducibili ad una parte politica) hanno rimosso  i manifesti di ringraziamento della lista Uniti per Riardo

La nota di Uniti per Riardo
“L’azione di rimozione dei manifesti di ringraziamento è un attacco alla libertà di espressione e alla democrazia locale – hanno dichiarato – Con questo atto, la scena politica locale è stata colpita da un gesto di mancanza di rispetto e intolleranza politica. Una forma di gratitudine verso i sostenitori e l’intera comunità riardese violentata dal barbaro ed incivile approccio di ignoti. Le elezioni sono finite ed ora c’è la comunità da amministrare in cui l’impegno di ogni candidato e degli eletti merita il massimo rispetto e tutela. Una brutta pagina di cui sono state informate le autorità competenti e di cui vanno resi partecipi i nostri concittadini che sono chiamati a condannare con disprezzo queste azioni promuovendo un clima di rispetto, civiltà e sicurezza nella vita politica locale. La diversità di opinioni e il confronto anche duro sui temi resteranno il sale della politica, la libertà di pensiero ed azione saranno essenziali per il progresso e lo sviluppo della nostra comunità che non potrà ignorare l’accaduto. Hanno tolto i manifesti ma Il nostro lavoro e la nostra passione per il bene comune non potranno essere oscurati anzi la nostra azione di controllo e vigilanza su fatti e atti sarà ancora più determinata. Riardo deve condannare ogni forma di intolleranza e violenza, solo così, con passione sincera ed ideali mai riposti, potremo continuare a garantire alla nostra piccola comunità il benessere e l’emancipazione culturale che merita”.