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Tora e Piccilli – Fatigati: il sindaco barista, il Vescovo e Don Luigi distratti. Divampa la polemica

Tora e Piccilli – Doveva essere un circolo ricreativo, sembra essere, invece, un bar che funziona a pieno regime. Il sindaco Luciano Fatigati da qualche tempo sembra essere molto impegnato nella gestione dell’attività realizzata all’interno di locale della diocesi di Teano Calvi. Una vicenda che in paese sta generando molte polemiche e che vede il vescovo Giacomo Cirulli e Don Luigi De Rosa (vicario episcopale) distratti, poco attenti alle sollecitazioni di chi chiede di verificare il rispetto delle regole. Il gruppo “In Movimento per Tora e Piccilli” ha presentato lo scorso 12 dicembre – al Vescovo Cirulli e a Don Luigi De Rosa – una richiesta di informazioni sulla questione. Richiesta finora rimasta senza risposta. Detto Circolo è allocato nell’edificio della casa Parrocchiale, in promiscuità con la nuova sede della Protezione Civile, ed è stato inaugurato dal Sindaco, domenica 14 novembre 2022. Sembra che accedono praticamente tutti, iscritti e non e che all’interno dello stesso sia stato allestito un fornito e moderno bar molto attivo anche nella vendita e somministrazione di bevande di ogni tipo, incluso alcolici e super alcolici, la cui vendita e somministrazione, da legge, dovrebbe essere riservata ai soli esercizi forniti da regolari documentazioni necessarie.  “In Movimento per Tora e Piccilli” ha chiesto (finora senza ottenere risposta) se è stato messo a conoscenza tempestivamente dell’iniziativa; se è stato espresso il consenso della Diocesi per l’utilizzo dello stabile per un. Circolo, aperto a tutti i cittadini, senza alcun limite di orario di apertura-chiusura, senza alcuna cura dei valori del buon costume, dove si somministrano alcolici e superalcolici;     se il personale preposto alle vendite, è corredato delle relative assicurazioni e abilitazioni amministrative e sanitarie richieste dalla legge;  se lo stesso “bar” è in regola con tutte le norme e gli adempimenti igienico-sanitari; se è stato concordato in modo chiaro  su chi gravano gli oneri, derivanti dalla gestione del Circolo; se sussiste l’idoneità dei locali allo scopo e se risultano concordati gli orari di accesso e utilizzo dello stabile al fine di evitare che possano verificarsi situazioni incresciose e deprecabili per la comunità; se la Diocesi è in possesso degli atti costitutivi del Circolo; se per l’utilizzo pubblico di questo immobile è stato previsto un Cambio di destinazione d’uso visto che attualmente figura come abitazione d’uso Civile.
Sulla vicenda inoltre secondo chi scrive per conto del gruppo “In Movimento per Tora e Piccilli”  ci sono altre ombre che generano ulteriori dubbi:

  • L’edificio è stato ristrutturato con i fondi dell’8 per mille e quindi prevede un vincolo d’uso per sole attività pastorali, tanto è vero che prima della ristrutturazione vi si ospitava lo studio del medico condotto che in seguito ha dovuto trovare altra collocazione proprio in virtù del suddetto vincolo.
  • La locale associazione di Azione Cattolica che ben potrebbe occupare i suddetti locali in accordo col vincolo di cui sopra è invece allocata in un ex edificio scolastico, peraltro privo dei requisiti di sicurezza necessari ad ospitare attività che riguardano soprattutto minori.
  • Nel circolo inaugurato sono state apportate variazioni strutturali importanti senza dovuti permessi e relativa documentazione.
  • Il circolo non rispetta alcun limite orario e gli “ospiti” spesso restano fino a tarda notte al suo interno.
  • Nel circolo si consumano alcolici e super alcolici senza le dovute licenze per la somministrazione.
  • Spesso a servire i suddetti alcolici e superalcolici sono ragazzi minorenni.
  • Non vi è contezza di eventuali assicurazioni per chi opera nel circolo e di adeguato rispetto delle basilari norme igienico sanitarie.
  • La gestione finanziaria non è trasparente e il circolo appare come una copertura per evitare i numerosi oneri per la gestione di un’attività economica, quale un bar, di cui sembra trattarsi a tutti gli effetti.
  • I locali del circolo sono adiacenti e comunicanti con quelli della Chiesa di Piccilli.
  • Di fatto la gestione sembra essere ad unico appannaggio del Sindaco con evidenti rilievi di incompatibilità.

Per tutte queste ragioni, per tutti questi dubbi, non si comprende il silenzio della Diocesi che seppur sollecitata a fare chiarezza sembra distratta e incapace di fornire risposte. Le cose stanno effettivamente come rappresentato dall’esposto inviato in Diocesi? Se sì, allora perché Cirulli tentenna?

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