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PIEDIMONTE MATESE / GIOIA SANNITICA / CASORIA – Tragedia sul lavoro, dopo 6 anni verso la sentenza di primo grado

PIEDIMONTE MATESE / GIOIA SANNITICA / CASORIA – Si avvia verso la sentenza di primo grado il processo nato dalla orribile morte di due operai, schiacciati dall’impalcatura; un giudizio instaurato contro tre: due imprenditori e un tecnico. Si tratta dell’architettoCristina Volpe e degli imprenditori Marco Zoccolillo e Mario NavarraPesantissime le accuse che la Procura carica dei tre indagati. Nell’ultima udienza, quella svoltasi, qualche settimana fa, si è chiusa la fase dibattimentale, si tornerà in aula il prossimo mese di gennaio per iniziare le discussioni delle parti; sarà il pubblico ministero a formulare le sue richieste di condanna. Poi la parola agli avvocati delle parti civili e a quelli della difesa. Fra gli avvocati difensori delle parti in causa figurano gli avvocati Vincenzo Cortellessa ed Ercole di Baia. (guarda il video della tragedia)

La vicenda:
Due giovani vite spezzate. Due famiglie distrutte. Figli che non vedranno più il loro padre. Tutto per gravi colpe di chi doveva vigilare e non l’avrebbe fatto. Da queste accuse è nato il processo a carico di diverse persone fra cui professionisti, tecnici e imprenditori. Sono sotto processo il tecnico di Piedimonte Matese, Maria Cristina Volpe.  Le responsabilità dell’architetto Maria Cristina Volpe, secondo la Procura, nella qualità di Coordinatore della Sicurezza del cantiere sul quale persero la vita due operai, sono pesantissime. Persero la vita un operaio edile di Gioia Sannitica, Albino Tammaro di 48 anni, e il suo collega Antonio Atzeni di 56 anni di Casoria. Oltre al tecnico di Piedimonte Matese sono sotto processo gli imprenditori Marco Zoccolillo e Mario Navarra.  Pesantissime le accuse che la Procura carica sui tre indagati.  Sotto processo, solo per le responsabilità civili, anche l’allora vescovo Valentino Di Cerbo, quale rappresentante, all’epoca, della Diocesi di Alife Caiazzo. (guarda il video della tragedia)
I due operai vennero schiacciati dal ponteggio sul quale lavoravano. Probabilmente l’ancoraggio dello stesso non era stato eseguito a regola d’arte. Così un colpo di vento più forte strappò via due vite. I carabinieri della compagnia del Matese, allora guidati dal maggiore Giovanni Falso – coordinati dal pubblico ministero Carlo Fucci della Procura di Santa Maria Capua Vetere – hanno condotto le indagini sul caso per fare piena chiarezza sulla vicenda. Fra gli avvocati difensori delle parti in causa figurano gli avvocati Vincenzo Cortellessa ed Ercole di Baia. (guarda il video della tragedia)

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