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foto di repertorio

LOTTA ALLA MAFIA – Numeri impressionati quelli prodotti dalla DIA

Le attività complessivamente portate a termine dalla DIA, nel secondo semestre 2021, sono state 1.135 indagini, che hanno consentito l’arresto di 11.478 soggetti e la sottrazione di beni alle mafie per oltre 24 miliardi di euro. In particolare, ha anche ricordato le catture di 177 latitanti tra cui spiccano i noti Leoluca BAGARELLA, Giuseppe MALLARDO, Francesco SCHIAVONE e Angelo NUVOLETTA.
Nella giornata di ieri 30 settembre è stata pubblicata sul sito del Senato della Repubblica la relazione semestrale della DIA presentata dal Ministro dell’interno e relativa all’analisi sui fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso del II semestre del 2021. L’analisi è realizzata sulla base delle evidenze investigative, giudiziarie e di prevenzione e conferma, ancora una volta, che il modello ispiratore delle diverse organizzazioni criminali di tipo mafioso appare sempre meno legato a eclatanti manifestazioni di violenza ed è, invece, rivolto verso l’infiltrazione economico-finanziaria. Ciò appare una conferma di quanto era stato già previsto nelle ultime Relazioni ed evidenzia la strategicità dell’aggressione ai sodalizi mafiosi anche sotto il profilo patrimoniale tesa ad arginare il riutilizzo dei capitali illecitamente accumulati per evitare l’inquinamento dei mercati e dell’Ordine pubblico economico. Una direttrice d’azione importantissima che ha consentito sino ad ora di ridurre drasticamente la capacità criminale delle mafie evitando effetti che altrimenti sarebbero stati disastrosi per il “sistema Paese”.  Lo scorso 29 ottobre 2021 la Direzione Investigativa Antimafia ha celebrato, nel palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, i 30 anni della sua attività. Da quella data è partito un percorso che ha coinvolto 24 città con l’esposizione dell’“Antimafia itinerante” una mostra che racconta la storia ed i successi della DIA, una Istituzione nata anche con il sacrificio di tanti servitori dello Stato che hanno contribuito alla costruzione di un moderno strumento di contrasto alla criminalità organizzata che ci viene invidiato dalle Law Enforcement di tutto il mondo. La mostra fotografica “Antimafia Itinerante” ha percorso il Paese e, tramite 34 pannelli con foto, immagini e cronaca dei giornali, ha rievocato 30 anni di storia e di passione delle donne e degli uomini della DIA nell’azione di contrasto alle mafie. L’esperienza, anche in termini di testimonianza alle nuove generazioni della storia e della cultura antimafia, ha raccolto risultati lusinghieri ed è stata visitata dal oltre 200.000 persone. L’“Antimafia Itinerante” ha evidenziato i numerosi ambiti d’intervento della DIA che spaziano dall’azione giudiziaria e preventiva antimafia a quella del contrasto all’infiltrazione criminale nel settore degli appalti pubblici a supporto delle Prefetture, fino all’analisi e allo sviluppo delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette in stretta collaborazione con l’Ufficio di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia e la Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo nella lotta al riciclaggio. Ha inoltre riassunto le attività complessivamente portate a termine dalla DIA, ben 1.135 indagini, che hanno consentito l’arresto di 11.478 soggetti e la sottrazione di beni alle mafie per oltre 24 miliardi di euro. In particolare, ha anche ricordato le catture di 177 latitanti tra cui spiccano i noti Leoluca BAGARELLA, Giuseppe MALLARDO, Francesco SCHIAVONE e Angelo NUVOLETTA. La mostra ha altresì sottolineato come la DIA abbia sempre svolto un contrasto alle mafie qualificato e al passo con i tempi, sempre più rivolto al contrasto delle mafie transnazionali mediante un’intensa attività di cooperazione internazionale a livello bilaterale e multilaterale. In quest’ambito la Direzione ha fornito e continua a fornire agli uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza il proprio contributo mediante l’elaborazione di specifici documenti di analisi volti a riscostruire le linee evolutive della criminalità organizzata transnazionale e tramite la programmazione di numerose attività formative per diffondere le metodologie e le best practices più efficaci per la lotta al fenomeno mafioso.

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