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Alika e i morti che camminano in mezzo a noi

La moglie di Alika, l’uomo barbaramente ucciso per aver chiesto l’elemosina: “c’era tanta gente, perché nessuno lo ha aiutato…”.
Cara signora, donna…madre…lei, giustamente s’interroga, allora le rispondo.
Semplice, nessuno ha tentato di difendere il suo uomo, il padre di suo figlio, perché quelli che lo circondavano e che erano presi dal filmare l’accaduto sono morti che camminano.
Lei, signora cara, ha mai fatto caso, per strada, alla gente che incontra?
È generalmente spenta, priva di emozioni, è rabbiosa…è cattiva, non sorride.
Lei, signora cara, ha mai fatto caso, per strada, alla gente che incontra?
Ha guardato i loro occhi, ha guardato i loro visi…sono spenti, smunti o truci.
Lei, signora cara, ha mai fatto caso, per strada, alla gente che incontra?
Nella stragrande maggioranza ha il capo chino sul display del cellulare. Oggi, signora cara, non ci si abbraccia più, non ci si tocca più, non si combatte più, si sopravvive.
Ci perdoni, quelli che sono rimasti indifferenti alla carne martoriata di suo marito, sono morti che camminano, nelle loro vene non circola nulla, né sangue e né emozioni!

 

   

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un commento

  1. Antonio esposito

    Che tristezza! E questa è la realtà. Per il momento non possiamo fare altro. Dobbiamo aspettare la fine del mondo.

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