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foto di repertorio

Francolise / Sparanise – Giovane accoltellato durante una lite, Stanislao in prognosi riservata. L’aggressore ancora libero

Francolise / Sparanise – Le condizioni del 21enne di Francolise, accoltellato alcuni giorni fa, sotto casa della fidanzata, restano ancora in prognosi riservata. Tuttavia, riferiscono in paese, le condizioni generali dell’uomo mostrano segni sostanziali di miglioramento. Intanto le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, affidate alla Polizia di Stato di Sessa Aurunca, continuano. L’aggressore, al momento, è ancora in stato di libertà.

La vicenda:
Una coltellata al petto, dritta al cuore. La lama del coltello da cucina – che l’aggressore aveva portato con sé – si sarebbe fermata a pochi millimetri dal cuore. La vittima avrebbe raccontato ogni cosa agli investigatori che stanno lavorando al caso. Un racconto avvalorato dalla sorella dell’aggressore. Ora Stanislao Parisi, residente a Sant’Andrea del Pizzone, frazione del comune di Francolise, è in un letto dell’ospedale Cardarelli di Napoli. La prognosi è ancora riservata. La lama del coltello si sarebbe fermata a circa due millimetri dal cuore. A sferrare il fendente, che poteva costare la vita al 21enne, è stato un suo coetaneo, Mattia Feola, di Sparanise. L’aggressore, al momento, è ancora libero, probabilmente in attesa delle decisioni del Pubblico Ministero.
E’ stato, senza dubbio, un momento di autentica follia quello che condotto il 22enne di Sparanise a sferrare una coltellata giusto al cuore del fidanzato della sorella. Mattia avrebbe preso un coltello dalla propria cucina ed avrebbe atteso l’arrivo della coppia, in strada, via Fermi, sotto l’abitazione. Quando Stanislao e la fidanzata, poco dopo la mezzanotte, sono arrivati, Mattia avrebbe iniziato ad insultare e minacciare la sorella. Sarebbe intervenuto il fidanzato per tentare di separare i due. Improvvisamente l’aggressore avrebbe impugnato il coltello sferrando un poderoso colpo al petto del cognato.
Le urla della ragazza avrebbero attirato l’attenzione del padre. L’uomo sarebbe riuscito a ricondurre alla ragione il figlio convincendolo a rientrare in casa. Stanislao si sarebbe rimesso in macchina alla volta di Sant’Andrea del Pizzone, per raggiungere la propria casa. Pensava, probabilmente, di aver subito solo un graffio, un taglio superficiale. Con il passare dei minuti, invece, avrebbe accusato le conseguenze del fendente. Così avrebbe avvisato il padre che lo avrebbe portato all’ospedale di Sessa Aurunca. I medici della struttura del San Rocco, dopo le prime cure, lo avrebbero trasferito al Cardarelli di Napoli.

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