
CASERTA. È in corso da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di 6 indagati, affiliati al clan “dei Casalesi” – fazione SCHIAVONE, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere poiché ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione, con l’aggravante del metodo mafioso. L’indagine, prosecuzione di altra operazione che aveva portato a settembre 2011 all’arresto di 9 affiliati al menzionato sodalizio criminale ha consentito di documentare l’appartenenza al clan ed i ruoli dei singoli sodali e di accertare un ulteriore episodio estorsivo in danno di un rivenditore di automobili di Curti (Ce). C’e’ il giovane Mario Caterino, 21 anni, tra i sei presunti affiliati alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi raggiunti questa mattina da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli per associazione camorristica ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Caterino e’ considerato dagli investigatori del Reparto Operativo di Caserta e dalla DDA che ha coordinato le indagini una nuova leva del clan, inserito nell’organigramma dal padre Carmine, 51 anni, nel tentativo di riorganizzare la fazione dopo l’arresto di Nicola Schiavone avvenuto nel 2010. Il giovane fu gia’ arrestato nel maggio scorso, quando era ancora incensurato, per gli stessi reati; durante le indagini emerse come il padre gli avesse consegnato, mentre era detenuto, un pizzino con la lista degli imprenditori da sottoporre ad estorsione. Con il 21enne sono stati raggiunti dal provvedimento il padre Carmine, Romolo Del Villano (51 anni), Carlo Bianco (44 anni), Nunzio Clarelli (34 anni) e Massimo Diana (35 anni), tutti gia’ detenuti dal settembre 2011 quando finirono in carcere per delle estorsioni ad un caseificio di Capua.