RAVISCANINA. Il corpo di Antonio Savastano – il 23enne trovato morto nel suo letto -, su disposizione del magistrato, è stato trasferito presso il centro di medicina legale di Caserta dove, oggi stesso, si terrà l’esame medico legale che potrebbe servire per chiarire la morte del ragazzo.
Se un tempo le persone più a rischio di infarto erano quelle che si avvicinano ai sessant’anni, oggi aumenta l’incidenza dell’infarto giovanile, patologia cardiaca che colpisce sempre più ‘under 50’ e che ha conseguenze anche più pericolose dell’infarto ‘classico’.
“In questo tipo di infarti – hanno spiegato gli esperti – non si forma un grumo di sangue che va ad ostruire una coronaria, come accade per quelli classici, il meccanismo può essere diverso e anche le classiche tecniche, come l’angioplastica o quella del palloncino non funzionano. Le cause non sono ancora certe ma oltre a una predisposizione genetica influiscono stili di vita scorretti. Ad esempio l’abuso di stupefacenti espone maggiormente al rischio di infarti giovanili, come anche il fumo”. Appena la notizia della morte di Antonio si è diffusa in paese, in tantisismi si sono stretti intorno alla famiglia del 23enne per esprimere vicinanza in un momento di così forte dolore.
